Cari colleghi nella prospettiva, che sembra ormai prossima, di una stabilizzazione negli atenei attraverso l'utilizzo di fondi propri diventa sempre più importante acquistare una voce comune, che ci permetterà nel prossimo futuro di avere una parte in causa e salvaguardare la posizione dei precari, che ormai DEVONO aver acquistato un diritto di precedenza rispetto alle altre questioni: esternalizzazione, l'assoluta produttività (di persone sull'orlo di una crisi di nervi?), altri concorsi a tempo determinato, contentini per il personale di ruolo, ecc.
A tal proposito rinnovo l'invito a partecipare numerosi all'assemblea che si terrà lunedì 2 aprile alle ore 16,30 presso la Facoltà di Giurisprudenza.
Contestualmente, giro, a chi è interessato ed avrà la possibilità di partecipare, l'invito pervenuto dal Comitato dei precari dell'università, valido per due persone (una di Terni e una di Perugia?), ad un incontro con Enrico Panini, Segretario Generale FLC CGIL che si terrà il giorno 30 marzo 2007 alle ore 14 a Roma presso il centro Congressi Cavour – Via Cavour 50.
mercoledì 28 marzo 2007
giovedì 22 marzo 2007
Raggiunto un accordo? Si, ma su cosa?
Ieri 21 marzo si è svolto a Roma l'incontro tra il Ministro Nicolais e i sindacati. Sul sito http://www.telepa.it/visualizzanews.jsp?id_news=13403 è stato immediatamente pubblicato un primo resoconto.
Roma - E' stata firmata a palazzo Vidoni, sede del ministero per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione, una intesa tra il ministro Luigi Nicolais e alcune sigle sindacali tra le quali Cgil, Cisl e Uil per l'istituzione di un tavolo permanente per la stabilizzazione dei precari. Nel documento che definisce un percorso di un piano di lavoro, viene messa in evidenza la necessità del tavolo "con l'obiettivo di assicurare l'applicazione in modo uniforme e puntuale delle disposizioni contenute nella legge finanziaria sulla stabilizzazione del personale precario e per consentire la completa assunzione nel corso della legislatura del personale, così come prevista anche dal Memorandum d'intesa su lavoro pubblico e riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche", firmato il 18 gennaio. Il testo dell'intesa definisce il percorso che porterà alla immissione del personale precario nelle amministrazioni.
Al primo punto viene definito l'impegno da parte del Ministero "a trasmettere entro 10 giorni una bozza di direttiva di linee guida interpretative delle norme inerenti la stabilizzazione dei precari nelle amministrazioni pubbliche".
Al secondo punto, sempre da parte dello stesso Dipartimento, viene posto l'impegno successivamente e non oltre i 10 giorni, di convocare le confederazioni rappresentative al fine di acquisire le valutazione sulle linee guida.
Terza tappa del percorso sarà l'apertura di tavoli settoriali che saranno promossi dal Dipartimento "per affrontare le singole specificità anche per l'esame congiunto di tutti i rapporti di tipo precario".
Infine, al quarto punto del piano di lavoro, viene disposto che entro il 15 aprile il Dipartimento della Funzione pubblica predisporrà la bozza di regolamento prevista dal comma 418 della Finanziaria 2007 e inviterà le parti sociali per il confronto necessario ai fini dell'adozione.
L'intesa che reca in calce le firme del ministro Nicolais e dei sindacati confederali non e' stata siglata dalle organizzazioni sindacali dell'area autonoma, come hanno spiegato rappresentanti dell'Usae e delle Rdb Cub. Le rappresentanze di base, oltre a non firmare l'intesa, hanno dato vita ad una occupazione ad oltranza della sala Stoppani, dove si e' svolto l'incontro, al fine di ottenere la convocazione dal premier Romano Prodi per domani all'avvio dei tavoli di concertazione a palazzo Chigi.
Da parte loro i sindacati confederali hanno definito quello di oggi un accordo di metodo, per delineare un percorso per la stabilizzazione dei precari. "L'Accordo ribadisce un punto fondamentale, già contenuto nel memorandum -ha spiegato Gentile della Cgil - che si fa un piano nella legislatura per la scomparsa del precariato, in cui la Finanziaria e' una parte ma non e' il solo strumento per risolvere il problema complessivo".
A fargli eco e' anche Giacinto Fiore che ritiene che "la Finanziaria e' una parte ma non risolve la questione del precariato". Inoltre i sindacalisti hanno spiegato che nel protocollo sono contenuti due impegni importanti per la stabilizzazione di circa 400 mila precari della pubblica amministrazione come l'attivazione del fondo straordinario di 5 mln euro che rappresenta un "cheap", una cifra simbolica che andrà alimentata. Quanto alla possibilità di destinare l'extra gettito al problema del precariato i sindacalisti hanno confermato che la richiesta sarà argomento di discussione domani a palazzo Chigi. L'intesa di oggi non fa riferimento a cifre e Giacinto Fiore della Uil ha detto che su questo punto ci sarà presto un incontro con il governo.
La situazione sembra farsi sempre più fosca.
Roma - E' stata firmata a palazzo Vidoni, sede del ministero per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione, una intesa tra il ministro Luigi Nicolais e alcune sigle sindacali tra le quali Cgil, Cisl e Uil per l'istituzione di un tavolo permanente per la stabilizzazione dei precari. Nel documento che definisce un percorso di un piano di lavoro, viene messa in evidenza la necessità del tavolo "con l'obiettivo di assicurare l'applicazione in modo uniforme e puntuale delle disposizioni contenute nella legge finanziaria sulla stabilizzazione del personale precario e per consentire la completa assunzione nel corso della legislatura del personale, così come prevista anche dal Memorandum d'intesa su lavoro pubblico e riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche", firmato il 18 gennaio. Il testo dell'intesa definisce il percorso che porterà alla immissione del personale precario nelle amministrazioni.
Al primo punto viene definito l'impegno da parte del Ministero "a trasmettere entro 10 giorni una bozza di direttiva di linee guida interpretative delle norme inerenti la stabilizzazione dei precari nelle amministrazioni pubbliche".
Al secondo punto, sempre da parte dello stesso Dipartimento, viene posto l'impegno successivamente e non oltre i 10 giorni, di convocare le confederazioni rappresentative al fine di acquisire le valutazione sulle linee guida.
Terza tappa del percorso sarà l'apertura di tavoli settoriali che saranno promossi dal Dipartimento "per affrontare le singole specificità anche per l'esame congiunto di tutti i rapporti di tipo precario".
Infine, al quarto punto del piano di lavoro, viene disposto che entro il 15 aprile il Dipartimento della Funzione pubblica predisporrà la bozza di regolamento prevista dal comma 418 della Finanziaria 2007 e inviterà le parti sociali per il confronto necessario ai fini dell'adozione.
L'intesa che reca in calce le firme del ministro Nicolais e dei sindacati confederali non e' stata siglata dalle organizzazioni sindacali dell'area autonoma, come hanno spiegato rappresentanti dell'Usae e delle Rdb Cub. Le rappresentanze di base, oltre a non firmare l'intesa, hanno dato vita ad una occupazione ad oltranza della sala Stoppani, dove si e' svolto l'incontro, al fine di ottenere la convocazione dal premier Romano Prodi per domani all'avvio dei tavoli di concertazione a palazzo Chigi.
Da parte loro i sindacati confederali hanno definito quello di oggi un accordo di metodo, per delineare un percorso per la stabilizzazione dei precari. "L'Accordo ribadisce un punto fondamentale, già contenuto nel memorandum -ha spiegato Gentile della Cgil - che si fa un piano nella legislatura per la scomparsa del precariato, in cui la Finanziaria e' una parte ma non e' il solo strumento per risolvere il problema complessivo".
A fargli eco e' anche Giacinto Fiore che ritiene che "la Finanziaria e' una parte ma non risolve la questione del precariato". Inoltre i sindacalisti hanno spiegato che nel protocollo sono contenuti due impegni importanti per la stabilizzazione di circa 400 mila precari della pubblica amministrazione come l'attivazione del fondo straordinario di 5 mln euro che rappresenta un "cheap", una cifra simbolica che andrà alimentata. Quanto alla possibilità di destinare l'extra gettito al problema del precariato i sindacalisti hanno confermato che la richiesta sarà argomento di discussione domani a palazzo Chigi. L'intesa di oggi non fa riferimento a cifre e Giacinto Fiore della Uil ha detto che su questo punto ci sarà presto un incontro con il governo.
La situazione sembra farsi sempre più fosca.
martedì 20 marzo 2007
Nuovi concorsi per personale a tempo determinato
Ringraziamo la segnalazione di "sgrigia" sul Forum che ha postato quanto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 13 marzo.
"E' pubblicato presso il sito dell'Universita' degli studi di Perugia www@unipg.it/concorsi/selezione personale tecnico amministrativo, l'avviso di assegnazione temporanea di personale a tempo determinatio ai sensi dell'art. 36, comma 1-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 per il reclutamento di complessive ventuno unita' di personale tecnico-amministrativo a tempo determinato. Le domande dovranno pervenire entro il termine perentorio di giorni quattordici che decorre dal giorno successivo a quello di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale."
Abbiamo chiamato immediatamente l'ufficio personale che ci ha risposto che si tratta di un AVVISO DI MOBILITA'.
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PERUGIA
AVVISO DI ASSEGNAZIONE TEMPORANEA DI COMPLESSIVE n. 21
UNITA’ DI PERSONALE A TEMPO DETERMINATO.
Oggetto: Comunicazione ai sensi dell’art. 36 comma 1 bis del D.Lgs.
30.3.2001 n. 165
Al fine di favorire l’assegnazione temporanea del personale, così come
previsto dalla normativa in epigrafe, si comunica che presso questa
Amministrazione sono disponibili complessivi n. 21 posti di personale a tempo
determinato.
Può produrre istanza il personale dipendente da pubbliche
amministrazioni con contratto di lavoro subordinato a tempo
indeterminato o a tempo determinato con contratto di durata pari o
superiore a quella prevista per i contratti di cui al presente avviso.
Per tali posti si specificano di seguito i requisiti per l’accesso, nonché i
requisiti culturali e professionali richiesti, in relazione alle aree di destinazione
e alle relative funzioni.
AREA AMMINISTRATIVA
n. 8 unità di Categoria C – posizione economica C1 – area
amministrativa - da assumere a tempo determinato con rapporto di
lavoro subordinato di diritto privato e con orario di lavoro a tempo
pieno per una durata pari a 18 mesi, di cui n. 1 unità per le esigenze
per il Polo Scientifico Didattico di Terni, n. 1 unità per le esigenze del
Dipartimento di Specialità Medico Chirurgiche e Sanità Pubblica, n. 1
unità per le esigenze della Ripartizione del Personale, n. 1 unità per le
esigenze della Ripartizione Rapporti Convenzionali, n. 2 unità per le
esigenze della Ripartizione Ricerca e n. 2 unità per le esigenze della
Ripartizione Didattica.
"E' pubblicato presso il sito dell'Universita' degli studi di Perugia www@unipg.it/concorsi/selezione personale tecnico amministrativo, l'avviso di assegnazione temporanea di personale a tempo determinatio ai sensi dell'art. 36, comma 1-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 per il reclutamento di complessive ventuno unita' di personale tecnico-amministrativo a tempo determinato. Le domande dovranno pervenire entro il termine perentorio di giorni quattordici che decorre dal giorno successivo a quello di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale."
Abbiamo chiamato immediatamente l'ufficio personale che ci ha risposto che si tratta di un AVVISO DI MOBILITA'.
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PERUGIA
AVVISO DI ASSEGNAZIONE TEMPORANEA DI COMPLESSIVE n. 21
UNITA’ DI PERSONALE A TEMPO DETERMINATO.
Oggetto: Comunicazione ai sensi dell’art. 36 comma 1 bis del D.Lgs.
30.3.2001 n. 165
Al fine di favorire l’assegnazione temporanea del personale, così come
previsto dalla normativa in epigrafe, si comunica che presso questa
Amministrazione sono disponibili complessivi n. 21 posti di personale a tempo
determinato.
Può produrre istanza il personale dipendente da pubbliche
amministrazioni con contratto di lavoro subordinato a tempo
indeterminato o a tempo determinato con contratto di durata pari o
superiore a quella prevista per i contratti di cui al presente avviso.
Per tali posti si specificano di seguito i requisiti per l’accesso, nonché i
requisiti culturali e professionali richiesti, in relazione alle aree di destinazione
e alle relative funzioni.
AREA AMMINISTRATIVA
n. 8 unità di Categoria C – posizione economica C1 – area
amministrativa - da assumere a tempo determinato con rapporto di
lavoro subordinato di diritto privato e con orario di lavoro a tempo
pieno per una durata pari a 18 mesi, di cui n. 1 unità per le esigenze
per il Polo Scientifico Didattico di Terni, n. 1 unità per le esigenze del
Dipartimento di Specialità Medico Chirurgiche e Sanità Pubblica, n. 1
unità per le esigenze della Ripartizione del Personale, n. 1 unità per le
esigenze della Ripartizione Rapporti Convenzionali, n. 2 unità per le
esigenze della Ripartizione Ricerca e n. 2 unità per le esigenze della
Ripartizione Didattica.
Come certamente sapete questo è il primo passo che l'amministrazione deve compiere prima di bandire nuovi concorsi...
Tenete gli occhi aperti.
lunedì 19 marzo 2007
CONVOCAZIONE
L'assemblea del personale precario dell'università di Perugia è convocata per il giorno 2 aprile 2007 alle ore 16,30 presso l'aula 12 della Facoltà di Giurisprudenza.
L'incontro servirà per tracciare le linee guida delle iniziative che vorremo intraprendere.
Se qualcuno ha delle idee da proporre per l'ordine del giorno potrà lasciare un commento o mandare una mail a precariunipg@alice.it specificando l'argomento che ritiene di evidenziare.
Sarà l'occasione per confrontare le nostre idee e fare il punto della situazione.
In una stanza buia, si può far luce anche accendendo un cerino.
L'incontro servirà per tracciare le linee guida delle iniziative che vorremo intraprendere.
Se qualcuno ha delle idee da proporre per l'ordine del giorno potrà lasciare un commento o mandare una mail a precariunipg@alice.it specificando l'argomento che ritiene di evidenziare.
Sarà l'occasione per confrontare le nostre idee e fare il punto della situazione.
In una stanza buia, si può far luce anche accendendo un cerino.
giovedì 15 marzo 2007
Come in mare, portati dal vento
Vogliamo sapere se, alla scadenza del contratto dovremo andare a casa o continueremo ad avere un lavoro.
Questo è il nostro semplice quesito, a questo punto della situazione però non sappiamo più a chi rivolgere la domanda;
- all’inizio (prima della finanziaria) i nostri sindacati ci convocarono per dirci che … a seguito di una sentenza della corte di giustizia europea non saremmo stati più precari … tutto è rientrato e gli azzeccagarbugli non si sono fatti più vedere;
- poco dopo (nella fase di preparazione della finanziaria) sembrava che il governo ci avrebbe fornito una risposta chiara ed esaustiva… così non è stato;
- il primo gennaio (con la finanziaria nero su bianco) dopo le prime perplessità, ci sono venuti a dire che non c’era stabilizzazione per noi TD del comparto università… ma che bisognava aspettare;
- dopo qualche settimana iniziano a circolare voci secondo le quali le università avrebbero potuto procedere ad una stabilizzazione del proprio personale precario (rispondente ai requisiti del comma 519) autonomamente utilizzando i fondi interni … la nostra amministrazione smentisce;
- il primo marzo l’università Milano Bicocca pubblica autonomamente il primo bando relativo alla trasformazione di 15 TD in TI… dopo quattro giorni, misteriosamente, il bando viene annullato perché, come da indicazioni superiori… la legge finanziaria non è ancora interpretata!!!
- il sei marzo 2007 il Ministro Nicolais, interviene all’inaugurazione dell’anno accademico all’università di Bari garantendo che… il comma 519 (stabilizzazione dei TD con tre anni e selezione) si applica anche alle università, una notizia “bomba” per tutti noi… ma a dieci giorni nessun altro segno a confermarla;
- CI DICONO DI ASPETTARE…;
- poiché entro fine marzo arriveranno le note interpretative del governo, il quale (di concerto con i sindacati) stabilirà i criteri e i modi della stabilizzazione… ma cosa dovranno poi stabilire se i criteri ci sono tutti nel comma 519… tremiamo anche per questo;
Cari colleghi, non so dirvi a questo punto, cos’è meglio, fare concorsi a Bastia o stare ad ascoltare ed aspettare tutti questi bravi signori che strumentalizzano la nostra condizione e il nostro peso politico, attraverso uno stillicidio mediatico, tenendoci nel limbo fra l’inferno e il paradiso (o fra la padella e la brace…) che arrivati a questo punto somiglia sempre di più allo sfruttamento del precariato che viene fatto dai datori di lavoro.
L’unico modo che abbiamo per non restare in balia delle onde è quello di costruirci un timone.
In fondo, se tutti ci pensano e parlano di noi così tanto… una nostra importanza la dobbiamo pur avere.
moderator
Questo è il nostro semplice quesito, a questo punto della situazione però non sappiamo più a chi rivolgere la domanda;
- all’inizio (prima della finanziaria) i nostri sindacati ci convocarono per dirci che … a seguito di una sentenza della corte di giustizia europea non saremmo stati più precari … tutto è rientrato e gli azzeccagarbugli non si sono fatti più vedere;
- poco dopo (nella fase di preparazione della finanziaria) sembrava che il governo ci avrebbe fornito una risposta chiara ed esaustiva… così non è stato;
- il primo gennaio (con la finanziaria nero su bianco) dopo le prime perplessità, ci sono venuti a dire che non c’era stabilizzazione per noi TD del comparto università… ma che bisognava aspettare;
- dopo qualche settimana iniziano a circolare voci secondo le quali le università avrebbero potuto procedere ad una stabilizzazione del proprio personale precario (rispondente ai requisiti del comma 519) autonomamente utilizzando i fondi interni … la nostra amministrazione smentisce;
- il primo marzo l’università Milano Bicocca pubblica autonomamente il primo bando relativo alla trasformazione di 15 TD in TI… dopo quattro giorni, misteriosamente, il bando viene annullato perché, come da indicazioni superiori… la legge finanziaria non è ancora interpretata!!!
- il sei marzo 2007 il Ministro Nicolais, interviene all’inaugurazione dell’anno accademico all’università di Bari garantendo che… il comma 519 (stabilizzazione dei TD con tre anni e selezione) si applica anche alle università, una notizia “bomba” per tutti noi… ma a dieci giorni nessun altro segno a confermarla;
- CI DICONO DI ASPETTARE…;
- poiché entro fine marzo arriveranno le note interpretative del governo, il quale (di concerto con i sindacati) stabilirà i criteri e i modi della stabilizzazione… ma cosa dovranno poi stabilire se i criteri ci sono tutti nel comma 519… tremiamo anche per questo;
Cari colleghi, non so dirvi a questo punto, cos’è meglio, fare concorsi a Bastia o stare ad ascoltare ed aspettare tutti questi bravi signori che strumentalizzano la nostra condizione e il nostro peso politico, attraverso uno stillicidio mediatico, tenendoci nel limbo fra l’inferno e il paradiso (o fra la padella e la brace…) che arrivati a questo punto somiglia sempre di più allo sfruttamento del precariato che viene fatto dai datori di lavoro.
L’unico modo che abbiamo per non restare in balia delle onde è quello di costruirci un timone.
In fondo, se tutti ci pensano e parlano di noi così tanto… una nostra importanza la dobbiamo pur avere.
moderator
Messaggio dal Coordinamento Nazionale Comitati Personale Tempo Determinato delle Università
Cari colleghi, per chi non avesse ancora visto il nostro forum (http://precariunipg.forumgratis.biz/) copio qui un messaggio che ci è stato inviato dal Coordinamento Nazionale Comitati Personale Tempo Determinato delle Università.
Cari colleghi , scrivo a nome del Coordinamento Nazionale Comitati Personale Tempo Determinato delle Università . Scrivo dopo essermi sentito telefonicamente con alcune colleghe del vostro Ateneo con le quali abbiamo discusso dei problemi e delle paure che accompagnano la nostra situazione. Come ho già detto loro, i vostri timori sono quelli che tutti noi avevamo e continuiamo ad avere ma la paura non deve essere un freno, deve, casomai, essere da stimolo a fare qualcosa di concreto perchè nessuno tiene alla condizione dei precari più dei precari stessi e, come dice il famoso detto, aiutati che Dio ti aiuta. Detto questo, passo ad elencarvi alcune cose che, come singoli comitati prima e coordinamento nazionale in seguito abbiamo fatto. Il Coordinamento si è costituito dall'esigenza di alcuni comitati di precari delle università, nati in maniera spontanea, di unirsi per avere uno scambio di informazioni e idee e, soprattutto, per attuare delle forme di protesta e azione che avessero maggior peso a livello nazionale. Non siamo politicizzati né sindacalizzati (ovviamente abbiamo dei rapporti con i sindacati ma non siamo sotto alcuna sigla sindacale). Il coordinamento si propone di battersi, in tutte le sedi opportune, per far in modo che il comma 519 della Legge finanziaria venga applicato anche alle università (contrariamente a quello che qualcuno vorrebbe farci credere). Tra le varie cose fatte fino a questo momento ci sono anche una lettera inviata a vari ministeri e alle organizzazioni sindacali per portare alla ribalta il nostro problema e incontri con alcuni ministri tra i quali lo stesso Nicolais. Abbiamo inoltre creato una casella postale per ricevere tutte le comunicazioni inviate al coordinamento e un sito www.precari-unirc.com per raccogliere tutte le informazioni che i vari comitati locali inviano e che riguardano il precariato in genere e quello nelle università in particolare. Come coordinamento pensiamo che maggiori sono i comitati che si uniscono a noi, maggiore sarà la risonanza che la nostra protesta assumerà e maggiori saranno le possibilità che vada a buon fine. I tempi stringono e non sembrano favorevoli a noi…per questo dobbiamo essere in tanti. Che altro dire? Unitevi in comitato e uniamoci nel coordinamento. Massimiliano (Coordinatore del Comitato Personale T.A. a tempo determinato Università Mediterranea di Reggio Calabria)
mercoledì 14 marzo 2007
Segnalazione
Segnaliamo un sito interessante linkato anche dal Comitato dei Precari delle Università: L'anagrafe dei precari.
http://www.anagrafeprecari.it/
Di seguito una breve descrizione degli scopi del sito
Contiamoci perché contiamo.
Vogliamo contarci, perché contiamo. Contarci per scoprire che non siamo i soli e non siamo soli. Iscriviti all’anagrafe inserendo nome, cognome, anni o mesi di precariato, professione e titolo di studio. Lascia la tua testimonianza nell’apposita rubrica. Ci hanno contato e raccontato a modo loro. Hanno dato i loro numeri. Adesso i numeri li diamo noi. Non abbiamo bisogno di altri. Abbiamo bisogno di noi. Ci hanno indeboliti, isolati e perfino umiliati. Insieme siamo la forza lavoro di questo paese. Insieme siamo più forti. (23/3/06)
http://www.anagrafeprecari.it/
Di seguito una breve descrizione degli scopi del sito
Contiamoci perché contiamo.
Vogliamo contarci, perché contiamo. Contarci per scoprire che non siamo i soli e non siamo soli. Iscriviti all’anagrafe inserendo nome, cognome, anni o mesi di precariato, professione e titolo di studio. Lascia la tua testimonianza nell’apposita rubrica. Ci hanno contato e raccontato a modo loro. Hanno dato i loro numeri. Adesso i numeri li diamo noi. Non abbiamo bisogno di altri. Abbiamo bisogno di noi. Ci hanno indeboliti, isolati e perfino umiliati. Insieme siamo la forza lavoro di questo paese. Insieme siamo più forti. (23/3/06)
martedì 13 marzo 2007
Allora facciamo qualcosa
E' inutile parlare fare finta di guardare
C'è da fare, c'è da fare
C'è sempre qualcosa da fare e da rifare
C'è da fare, c'è da fare
C'è da fare un casino anche contro il destino
C'è da fare, c'è da fare
C'è da fare il bucato dove abbiamo sporcato
C'è da fare, da cambiare
C'è sempre qualcosa da fare e tu lo sai
Giorgia
Cari colleghi,
la Redazione del Blog ha il piacere di invitarvi all'inaugurazione del Forum dei Precari dell'Università degli Studi di Perugia, con la speranza che partecipiate numerosi.
http://precariunipg.forumgratis.biz/index.php
Qui sotto trovate il Post di benvenuto:
Cari Colleghi, benvenuti. Con questo forum la Redazione del Blog sta cercando di creare un altro strumento che permetta ai precari dell'Università degli Studi di Perugia di riunirsi per non rimanere in balia di questa situazione. Questo forum nasce anche sull'onda di un'iniziativa presa da alcuni colleghi i più volenterosi che hanno contattato il Comitato Nazionale dei Precari. Per ora queste sono le nostre armi, sono armi effimere, posso concordare con voi su questo punto, ma allo stato attuale sono le uniche che abbiamo. La nostra speranza è che partecipiate numerosi.
L'idea di un forum è maturata negli ultimi giorni dalla consapevolezza che questo Blog, per quanto importantissimo punto di ritrovo, è uno strumento che limita fortemente la possibilità di discutere e rende dispersivi i vari interventi. Un forum, diversamente, dà la possibilità a tutti voi di creare discussioni che esulano dagli articoli che noi (con fatica, dobbiamo ammetterlo) cerchiamo di pubblicare con scadenza regolare.
Questo non significa assolutamente che abbandoneremo questo strumento. Blog e Forum sono complementari.
Un'unica avvertenza: purtroppo la politica del server che mette a disposizione lo spazio per creare gratis richiede la registrazione per gli utenti che vogliono scrivere sul forum.
Come campi obbligatori richiede il nome e l'indirizzo e-mail. Il nome in realtà è il nickname, un alias di fantasia (Pippo, Supercalifragilistechespiralidoso, Minnie, Tizio, Caio e Sempronio).
Per favore, partecipate numerosi.
C'è da fare, c'è da fare
C'è sempre qualcosa da fare e da rifare
C'è da fare, c'è da fare
C'è da fare un casino anche contro il destino
C'è da fare, c'è da fare
C'è da fare il bucato dove abbiamo sporcato
C'è da fare, da cambiare
C'è sempre qualcosa da fare e tu lo sai
Giorgia
Cari colleghi,
la Redazione del Blog ha il piacere di invitarvi all'inaugurazione del Forum dei Precari dell'Università degli Studi di Perugia, con la speranza che partecipiate numerosi.
http://precariunipg.forumgratis.biz/index.php
Qui sotto trovate il Post di benvenuto:
Cari Colleghi, benvenuti. Con questo forum la Redazione del Blog sta cercando di creare un altro strumento che permetta ai precari dell'Università degli Studi di Perugia di riunirsi per non rimanere in balia di questa situazione. Questo forum nasce anche sull'onda di un'iniziativa presa da alcuni colleghi i più volenterosi che hanno contattato il Comitato Nazionale dei Precari. Per ora queste sono le nostre armi, sono armi effimere, posso concordare con voi su questo punto, ma allo stato attuale sono le uniche che abbiamo. La nostra speranza è che partecipiate numerosi.
L'idea di un forum è maturata negli ultimi giorni dalla consapevolezza che questo Blog, per quanto importantissimo punto di ritrovo, è uno strumento che limita fortemente la possibilità di discutere e rende dispersivi i vari interventi. Un forum, diversamente, dà la possibilità a tutti voi di creare discussioni che esulano dagli articoli che noi (con fatica, dobbiamo ammetterlo) cerchiamo di pubblicare con scadenza regolare.
Questo non significa assolutamente che abbandoneremo questo strumento. Blog e Forum sono complementari.
Un'unica avvertenza: purtroppo la politica del server che mette a disposizione lo spazio per creare gratis richiede la registrazione per gli utenti che vogliono scrivere sul forum.
Non è richiesta registrazione solo per leggere gli interventi degli altri.
Come campi obbligatori richiede il nome e l'indirizzo e-mail. Il nome in realtà è il nickname, un alias di fantasia (Pippo, Supercalifragilistechespiralidoso, Minnie, Tizio, Caio e Sempronio).
Per favore, partecipate numerosi.
lunedì 12 marzo 2007
Alle armi
Dopo esserci contati è ora di fare un piccolo passo avanti.
La redazione, già da molto tempo, sta pensando di organizzare una riunione, per confrontarci e tirare un po' le fila del discorso.
Stavamo pensando a un mercoledì pomeriggio, magari verso le 16.
Voi che ne dite?
La redazione, già da molto tempo, sta pensando di organizzare una riunione, per confrontarci e tirare un po' le fila del discorso.
Stavamo pensando a un mercoledì pomeriggio, magari verso le 16.
Voi che ne dite?
lunedì 5 marzo 2007
Chi si vuole stabilizzare?
L'università, come abbiamo potuto verificare dal bando dell'Università di Milano Bicocca, rientra (diversamente da quanto sostenuto da alcuni), tra gli enti che possono utilizzare gli strumenti previsti dalla finanziaria 2007 per stabilizzare i suoi precari.
La stessa finanziaria al comma 643 collega chiaramente la possibilità di nuove assunzioni a tempo indeterminato al “…limite dell’80 per cento delle proprie entrate correnti complessive, come risultanti dal bilancio consuntivo dell’anno precedente, purché entro il limite delle risorse relative alla cessazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato complessivamente intervenute nel precedente anno.”
Allora, all’università di Perugia, chi si vuole assumere a tempo indeterminato, i precari o altri? Attraverso quali sistemi, se la trasformazione del rapporto a seguito delle istanze, non è risultata gradita all'amministrazione?
Le nostre domande aspettano una risposta.
La stessa finanziaria al comma 643 collega chiaramente la possibilità di nuove assunzioni a tempo indeterminato al “…limite dell’80 per cento delle proprie entrate correnti complessive, come risultanti dal bilancio consuntivo dell’anno precedente, purché entro il limite delle risorse relative alla cessazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato complessivamente intervenute nel precedente anno.”
Allora, all’università di Perugia, chi si vuole assumere a tempo indeterminato, i precari o altri? Attraverso quali sistemi, se la trasformazione del rapporto a seguito delle istanze, non è risultata gradita all'amministrazione?
Le nostre domande aspettano una risposta.
venerdì 2 marzo 2007
E' GIUNTO IL MOMENTO
Credo sia giunto il momento di provare.
Nell’attesa degli gli sviluppi che secondo alcuni dovranno venire dalle circolari (o note interpretative poiché di queste c’è bisogno per l’ambiguità con la quale, seguendo l’attuale stile dell’esecutivo, è stata scritta la legge finanziaria) con un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, (link: www.uilpafinanze.org/uilpaterritorio/ltd/DPCMassprecaripreCConti.pdf) il nostro governo dà il via alla stabilizzazione ex comma 519 di circa 7000 unità di personale in servizio presso quegli enti fino ad oggi soggetti al blocco delle assunzioni.
Quello che ancora non è chiaro è se questa circolare sarà quella definitiva, e quindi l’unica, che attiverà una trasformazione automatica dei contratti a tempo determinato in rapporti a tempo indeterminato, facendo riferimento ai requisiti previsti dal comma 519 (tre anni di servizio TD nel quinquennio e l’aver sostenuto una selezione pubblica).
Diversi segnali arrivati nei giorni scorsi ci hanno fatto ben sperare sull’applicabilità di questa norma alle università (pareri legali, la circolare della ragioneria dello stato…). La nostra amministrazione e le compagini sindacali sono rimaste, un po’ come noi, in attesa di chiarimenti e nell’esporci il loro punto di vista sull’argomento hanno dovuto fare i conti con la campagna elettorale, che come da copione, ci ha fatto assistere a discorsi con poca sostanza e che, in linea teorica, dovevano accontentare tutti, soprattutto il personale di ruolo (elettore attivo per l’elezione del rettore).
Al momento di fatto tutto è fermo e non solo nella nostra università ma in tutta Italia, si attendono indicazioni su come verrà concretizzata la tanto propagandata stabilizzazione dei precari, la senatrice Palermi afferma il 24 febbraio 2007 che entro la fine di aprile ci saranno grosse novità per i precari (il servizio è passato a striscia la notizia perché nell’indicare la fine di aprile la senatrice ha detto il 31 aprile!).
Oltre questo restiamo in attesa perché questo governo, dovrà pur fare qualcosa di reale dopo aver creato tante aspettative in noi precari, se cosi non fosse sarebbe un autogol politico che, visto il probabile prossimo ritorno alle urne (vedi anche la fretta di rifare una legge elettorale), pagherebbe molto caro in termini di futuri consensi.
Ma torniamo a noi e facciamo delle ipotesi sugli scenari del prossimo futuro; continuando a sperare che il comma 519 venga applicato, perlomeno nei principi, anche alle università, e per accadere questo dovrà essere imposto dallo stato, visto che la nostra università non si è dichiara (perlomeno ancora!) disponibile ad applicarlo in autonomia se non arrivano i soldoni, ad oggi la mia impressione è che la via per la nostra stabilizzazione potrebbe passare invece dal comma 417.
Questa parte della finanziaria 2007 prevede appunto la costituzione di un “fondo per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro pubblici, finalizzato alla realizzazione di piani straordinari per l’assunzione a tempo indeterminato di personale già assunto o UTILIZZATO attraverso tipologie contrattuali NON A TEMPO INDETERMINATO” (questa descrizione comprende quindi anche i co.co.co.).
La sensazione che sarà questa la norma che materialmente avvierà la stabilizzazione nelle università viene da alcuni elementi:
- si fa riferimento da più parti alla fine di aprile, termine già inserito nella finanziaria (comma 418: “con decreto del presidente del consiglio dei ministri, su proposta del ministro per le riforme e le innovazioni, nella pubblica amministrazione, di concerto con il ministro dell’economia, delle finanze e con il ministro del lavoro e della previdenza sociale, PREVIO CONFRONTO CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI, da adottare entro il 30 aprile sono fissati i CRITERI e le PROCEDURE per l’assegnazione delle risorse disponibili alle amministrazioni CHE NE FACCIANO RICHIESTA) relativo proprio al processo di stabilizzazione ex comma 417;
- indicazioni, da fonti sindacali e da parte della stessa amministrazione, che per quanto riguarda il percorso dei TD (con i requisiti?), parlano di concorsi riservati per soli titoli, e quindi non di trasformazione automatica;
- l’effettiva esiguità dei fondi indicati dal comma 519;
Partendo da questa ipotesi bisogna fare molta attenzione, visto che la finanziaria al comma 419 stabilisce che “è fatto divieto alle amministrazioni destinatarie delle risorse (ex comma 417) di ricorrere a nuovi rapporti di lavoro precario nei cinque anni successivi all’assegnazione delle stesse”.
L’attribuzione di questi fondi sembra quindi riservata a quelle amministrazioni che nei futuri cinque anni, potranno permettersi (in termini di dotazione organica), di non ricorrere a “nuovi rapporti di lavoro precario” (oltre a quelli già in essere).
Sembra (e il condizionale è d’obbligo, visto che anche in questo caso l’interpretazione letterale del comma può assumere diversi significati) che la nostra università non sia ad oggi in questa condizione, visto che da qui a cinque anni con le uscite per i pensionamenti da una parte e una ditta di somministrazione lavoro che potrebbe arrivare a fornire 250 unità di personale, nuovi colleghi, ad integrare la scarsa pianta organica attuale, arriveranno sicuramente.
Da questi presupposti sorgono diversi interrogativi:
- Quali saranno questi criteri e procedure (citati nel comma 418) e quindi come e chi si assumerà?
- La nostra università si troverà nelle condizione di poter richiedere allo stato lo stanziamento dei fondi necessari alle stabilizzazioni?
- Quale ruolo (e quindi quale peso) avranno i sindacati nella fase di concertazione di questi “criteri e procedure”?
- Che fine faranno i contratti di lavoro precari (TD e co.co.co.) se l’università attingesse dai suddetti fondi?
Queste sono solo alcune domande, e sicuramente a voi ne verranno altre, che attendono una risposta.
Per questo motivo, credo sia giunto il momento di provare ad unire le nostre voci, per assumere finalmente un nostro peso politico, una voce unica non contro qualcuno ma insieme a tutti quelli che si dimostreranno dalla nostra parte.
Non abbiamo potuto votare i nostri rappresentanti per l’elezione del rettore, ma non dobbiamo farci sfuggire questa occasione, visto che i prossimi due mesi saranno i più fertili, dei quattro anni che verranno, per tentare di ottenere un impegno (questa volta chiaro nei modi e nei tempi) da parte della nostra amministrazione.
Non siamo sicuri di riuscire in tutto ma siamo chiamati a fare del nostro meglio per ottenere il massimo.
Vi chiediamo quindi di manifestare la vostra adesione con un commento (corredato almeno da una sigla!) che ci permetterà di quantificare quanti di noi saranno disposti a partecipare ad una riunione di prossima convocazione. A tal proposito dobbiamo chiedervi di sollecitare anche quei colleghi (TD e co.co.co.) che non sono a conoscenza della nostra iniziativa.
A presto
Nell’attesa degli gli sviluppi che secondo alcuni dovranno venire dalle circolari (o note interpretative poiché di queste c’è bisogno per l’ambiguità con la quale, seguendo l’attuale stile dell’esecutivo, è stata scritta la legge finanziaria) con un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, (link: www.uilpafinanze.org/uilpaterritorio/ltd/DPCMassprecaripreCConti.pdf) il nostro governo dà il via alla stabilizzazione ex comma 519 di circa 7000 unità di personale in servizio presso quegli enti fino ad oggi soggetti al blocco delle assunzioni.
Quello che ancora non è chiaro è se questa circolare sarà quella definitiva, e quindi l’unica, che attiverà una trasformazione automatica dei contratti a tempo determinato in rapporti a tempo indeterminato, facendo riferimento ai requisiti previsti dal comma 519 (tre anni di servizio TD nel quinquennio e l’aver sostenuto una selezione pubblica).
Diversi segnali arrivati nei giorni scorsi ci hanno fatto ben sperare sull’applicabilità di questa norma alle università (pareri legali, la circolare della ragioneria dello stato…). La nostra amministrazione e le compagini sindacali sono rimaste, un po’ come noi, in attesa di chiarimenti e nell’esporci il loro punto di vista sull’argomento hanno dovuto fare i conti con la campagna elettorale, che come da copione, ci ha fatto assistere a discorsi con poca sostanza e che, in linea teorica, dovevano accontentare tutti, soprattutto il personale di ruolo (elettore attivo per l’elezione del rettore).
Al momento di fatto tutto è fermo e non solo nella nostra università ma in tutta Italia, si attendono indicazioni su come verrà concretizzata la tanto propagandata stabilizzazione dei precari, la senatrice Palermi afferma il 24 febbraio 2007 che entro la fine di aprile ci saranno grosse novità per i precari (il servizio è passato a striscia la notizia perché nell’indicare la fine di aprile la senatrice ha detto il 31 aprile!).
Oltre questo restiamo in attesa perché questo governo, dovrà pur fare qualcosa di reale dopo aver creato tante aspettative in noi precari, se cosi non fosse sarebbe un autogol politico che, visto il probabile prossimo ritorno alle urne (vedi anche la fretta di rifare una legge elettorale), pagherebbe molto caro in termini di futuri consensi.
Ma torniamo a noi e facciamo delle ipotesi sugli scenari del prossimo futuro; continuando a sperare che il comma 519 venga applicato, perlomeno nei principi, anche alle università, e per accadere questo dovrà essere imposto dallo stato, visto che la nostra università non si è dichiara (perlomeno ancora!) disponibile ad applicarlo in autonomia se non arrivano i soldoni, ad oggi la mia impressione è che la via per la nostra stabilizzazione potrebbe passare invece dal comma 417.
Questa parte della finanziaria 2007 prevede appunto la costituzione di un “fondo per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro pubblici, finalizzato alla realizzazione di piani straordinari per l’assunzione a tempo indeterminato di personale già assunto o UTILIZZATO attraverso tipologie contrattuali NON A TEMPO INDETERMINATO” (questa descrizione comprende quindi anche i co.co.co.).
La sensazione che sarà questa la norma che materialmente avvierà la stabilizzazione nelle università viene da alcuni elementi:
- si fa riferimento da più parti alla fine di aprile, termine già inserito nella finanziaria (comma 418: “con decreto del presidente del consiglio dei ministri, su proposta del ministro per le riforme e le innovazioni, nella pubblica amministrazione, di concerto con il ministro dell’economia, delle finanze e con il ministro del lavoro e della previdenza sociale, PREVIO CONFRONTO CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI, da adottare entro il 30 aprile sono fissati i CRITERI e le PROCEDURE per l’assegnazione delle risorse disponibili alle amministrazioni CHE NE FACCIANO RICHIESTA) relativo proprio al processo di stabilizzazione ex comma 417;
- indicazioni, da fonti sindacali e da parte della stessa amministrazione, che per quanto riguarda il percorso dei TD (con i requisiti?), parlano di concorsi riservati per soli titoli, e quindi non di trasformazione automatica;
- l’effettiva esiguità dei fondi indicati dal comma 519;
Partendo da questa ipotesi bisogna fare molta attenzione, visto che la finanziaria al comma 419 stabilisce che “è fatto divieto alle amministrazioni destinatarie delle risorse (ex comma 417) di ricorrere a nuovi rapporti di lavoro precario nei cinque anni successivi all’assegnazione delle stesse”.
L’attribuzione di questi fondi sembra quindi riservata a quelle amministrazioni che nei futuri cinque anni, potranno permettersi (in termini di dotazione organica), di non ricorrere a “nuovi rapporti di lavoro precario” (oltre a quelli già in essere).
Sembra (e il condizionale è d’obbligo, visto che anche in questo caso l’interpretazione letterale del comma può assumere diversi significati) che la nostra università non sia ad oggi in questa condizione, visto che da qui a cinque anni con le uscite per i pensionamenti da una parte e una ditta di somministrazione lavoro che potrebbe arrivare a fornire 250 unità di personale, nuovi colleghi, ad integrare la scarsa pianta organica attuale, arriveranno sicuramente.
Da questi presupposti sorgono diversi interrogativi:
- Quali saranno questi criteri e procedure (citati nel comma 418) e quindi come e chi si assumerà?
- La nostra università si troverà nelle condizione di poter richiedere allo stato lo stanziamento dei fondi necessari alle stabilizzazioni?
- Quale ruolo (e quindi quale peso) avranno i sindacati nella fase di concertazione di questi “criteri e procedure”?
- Che fine faranno i contratti di lavoro precari (TD e co.co.co.) se l’università attingesse dai suddetti fondi?
Queste sono solo alcune domande, e sicuramente a voi ne verranno altre, che attendono una risposta.
Per questo motivo, credo sia giunto il momento di provare ad unire le nostre voci, per assumere finalmente un nostro peso politico, una voce unica non contro qualcuno ma insieme a tutti quelli che si dimostreranno dalla nostra parte.
Non abbiamo potuto votare i nostri rappresentanti per l’elezione del rettore, ma non dobbiamo farci sfuggire questa occasione, visto che i prossimi due mesi saranno i più fertili, dei quattro anni che verranno, per tentare di ottenere un impegno (questa volta chiaro nei modi e nei tempi) da parte della nostra amministrazione.
Non siamo sicuri di riuscire in tutto ma siamo chiamati a fare del nostro meglio per ottenere il massimo.
Vi chiediamo quindi di manifestare la vostra adesione con un commento (corredato almeno da una sigla!) che ci permetterà di quantificare quanti di noi saranno disposti a partecipare ad una riunione di prossima convocazione. A tal proposito dobbiamo chiedervi di sollecitare anche quei colleghi (TD e co.co.co.) che non sono a conoscenza della nostra iniziativa.
A presto
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