martedì 18 dicembre 2007

Precariato sul giornale

Segnaliamo che nelle pagine della rassegna stampa dell'Università (all'indirizzo http://iterclus.amm.unipg.it/basic23/rassegnaunipg.asp) è stato riportato il 18/12/07 un articolo scritto da Gabriele Donati su La voce nuova di Perugia.
Causa questioni tecniche non ci è possibile copiare e incollare l'articolo qui.
Vi rimandiamo alla lettura sul sito dell'Università.

lunedì 10 dicembre 2007

E’ PUBBLICATO IL BANDO DI STABILIZZAZIONE

L’attesa è finita, venerdì pomeriggio è stato pubblicato il bando di stabilizzazione.
Bando e domanda sono reperibili nel sito unipg.it.

mercoledì 5 dicembre 2007

Fra la nebbia, si vede il traguardo.

Siamo agli sgoccioli, viviamo insieme a voi la pressione di questi ultimi giorni, si sa gli ultimi metri della corsa sono quelli più faticosi, ma l’attesa per sta per giungere al termine, il 10 o l’11 dicembre secondo “voci” (per quanto sia divenuto fastidioso questo termine) dovrebbe vedere la luce il tanto sospirato avviso di stabilizzazione.
Oltre le voci veniamo alle notizie formalmente accertate:

- In relazione all’accordo del 5 ottobre fra OO.SS. e Rettore che “convenivano di procedere alla stabilizzazione” riportiamo parte dell’articolo del Notiziario d’Ateneo del 30 ottobre u.s.: “Al fine di dare attuazione all'accordo sono previste a scadenza ravvicinata sedute del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione per deliberare in ordine alla programmazione triennale che comprenderà anche la stabilizzazione in questione. Successivamente si avvierà la procedura di stabilizzazione ai sensi di quanto stabilito nella direttiva n. 7 del 30.04.2007, nel rispetto delle priorità definite dalla direttiva medesima, mediante emanazione di apposito avviso nel quale saranno indicati i requisiti ed i termini per poter presentare le relative domande di stabilizzazione, fermo restando che i contratti a tempo determinato di coloro che risulteranno in possesso dei requisiti di legge, destinatari della stabilizzazione, saranno, 'medio tempore', prorogati.”

- E’ stato costituito un tavolo tecnico (Direttore Amministrativo, dirigenti e parti sindacali) per definire i dettagli della stabilizzazione;


- Il Consiglio di Amministrazione nella determinazione della programmazione triennale ha deliberato di procedere alla stabilizzazione;

- Nel Senato Accademico di ieri sono stati definiti gli stanziamenti da destinare per il 2008 alla stabilizzazione del personale a TD.

Questi sono i “fatti” ad oggi confermati, ma ci riserviamo naturalmente una valutazione sui contenuti dell’avviso solo quando questo sarà nero su bianco. Aspettiamo ottimisti gli ulteriori sviluppi, i nostri contratti sono in scadenza ma il traguardo sembra davvero vicino.

lunedì 8 ottobre 2007

Accordo del 5 ottobre 2007

Carissimi Colleghi,
come certamente sapete lo scorso venerdì si è tenuto l'incontro tra l'Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali sulla stabilizzazione.
Le notizie diffuse da CIGL e CISL (in rigoroso ordine alfabetico) fanno ben sperare. Attendiamo maggiori notizie e dettagli sul nostro futuro.

Per quanti non avessero ricevuto via mail i resoconti delle AA SS in allegato troverete la bozza d'intesa e il resoconto dell'incontro.

venerdì 14 settembre 2007

IL PRIMO PASSO

La luce in fondo al tunnel arriva al momento da questo comunicato sindacale: “l’Amministrazione si è impegnata a dare attuazione alla Direttiva Nicolais nella parte in cui prevede che le Amministrazioni devono provvedere al rinnovo dei contratti per il personale precario in possesso dei requisiti per la stabilizzazione. Ciò significa che, nelle more del processo di stabilizzazione, tutti coloro che sono in possesso dei requisiti previsti dalle legge finanziaria per il 2007, avranno il rinnovo del contratto a tempo determinato sino all’avvenuta stabilizzazione.”
La disponibilità dell'amministrazione è il primo importante passo, ora il prossimo passaggio può essere un accordo sindacale "formale" come è successo a L'Aquila (20.07.07), Bologna (25.07.07), Siena (08.08.07), Camerino (16.07.07) e Macerata (31.05.07), o si procederà direttamente alla modifica del regolamento che dovrà contenere il recepimento della finanziaria e della direttiva 7/2007, sia nella parte in cui si prevedono le proroghe dei contratti, sia nell'individuazione dei tempi e dei modi per la stabilizzazione di coloro che possiedono i requisiti.
Come è già stato fatto a Milano Bicocca (30.05.07), Reggio Calabria (13.06.07), Torino (03.07.07), Messina (26.07.07), Venezia (27.07.07), L'Aquila (30.07.07). (Le università citate non sono sicuramente tutte quelle che hanno avviato il processo di stabilizzazione, ma quelle di cui abbiamo travato traccia nel web, con una rapida ricerca.)
Dopo il regolamento dovrà quindi essere pubblicato il bando di stabilizzazione, che ci metterà nella condizione di poter presentare le domande di stabilizzazione dalle quali sarà stilata la graduatoria.
Ci auguriamo che questi passaggi possano avvenire in tempi brevi e di non dover ancora assistere, al classico stillicidio di notizie, promesse e rinvii…
La nostra situazione è urgente, le scadenze dei contratti sono imminenti (o già avvenute!!!), ci auguriamo davvero di poter festeggiare al più presto insieme ai nostri collegi di L’Aquila che il 31.08.07 hanno finalmente firmato il loro contratto a tempo indeterminato.

giovedì 19 luglio 2007

ASPETTIAMO AD OCCHI APERTI

Convinti delle buone intenzioni della nostra amministrazione, riguardo alla stabilizzazione dei precari e che questa potrà venire soltanto con le opportune coperture finanziarie ed un effettivo riconoscimento della "priorità" del problema rispetto ad "altre" incombenze, riportiamo due interventi dal forum della funzione pubblica
link: http://www.funzionepubblica.it/forum/display_topic_threads.asp?ForumID=4&TopicID=395&ReturnPage=&PagePosition=1&ThreadPage=19
Generals (18.07.07):
x azzurro: Certo che è obbligatoria la direttiva per le università, non c'entra nulla l'autonomia delle università che comunque devono recepire le disposizioni di legge e la direttiva ha chiarito che per il personale tecnico-amministrativo si applica il comma 519 alle università, che non ci siano i fondi neanche vuol dire poichè devono comunque avviare le procedure e garantire la proroga dei contratti e ovviamente assumeranno solo quando i fondi saranno disponibili. Io metterei un legale insieme agli altri che possiedono i requisiti e magari chiedendo il sostegno anche dei sindacati in questa vertenza. Del dpcm sul comma 417 non ho news; x enjoy the silen: bisogna aspettare nuove finanziarie visto che il rapporto è nato nel maggio 2007; x lupo solitario: la domanda va fatta alle amministrazioni presso le quali si è prestato servizio non a qualsiasi amministrazione, anzi dovrebbe essere l'ultima amministrazione presso la quale si è prestato servizio poiché è presso quest'ultima che avviene la stabilizzazione secondo la direttiva 7/07; per le asl occorre una legge regionale che consenta le stabilizzazioni; x tesor: non ha rilevanza su quali fondi gravi il contratto a td, si procede con il bando e chi ha i requisiti presenta istanza e viene inserito nella procedura, non esiste che si stabilizzi a discrezione senza l'emanazione dei bandi mediante avviso in Gazzetta ufficiale come prevede la direttiva 7/07, mettete un legale.
Caimano (19.07.07):
Una domanda a quei rettori che continuano a sostenere di non essere obbligati a stabilizzare coloro che possiedono i requisiti ex comma 519. Se dal primo gennaio 2007 avete bandito nuovi concorsi, palesando quindi formalmente una carenza in organico e l'effettiva presenza di risorse finanziarie per assumere nuovo personale, secondo i vostri uffici legali, come potreste difendervi in un eventuale ricorso di merito alla Corte dei Conti? Quando i precari non stabilizzati delle università chiederanno alla magistratura come può essere giustificabile, secondo i criteri della corretta gestione della cosa pubblica: efficienza, efficacia ed economicità (che vincolano ogni amministrazione per quanto autonoma), assumere personale esterno senza esperienza, piuttosto che stabilizzare coloro che già di fatto fanno parte degli organici, la cui esperienza e professionalità rischia di venir dispersa al vento, insieme a tutte le risorse economiche e professionali che in questi anni sono servite a formare coloro che oggi reggono con il loro lavoro gli atenei italiani.

giovedì 10 maggio 2007

I precari nuovamente sul giornale

Il 10 maggio 2007 sulla Voce Nuova di Perugia è stato pubblicato un'articolo di Gabriele Donati riguardante la questione dei Lavoratori precari dell'Università degli Studi di Perugia.

Trovate una copia dell'articolo all'indirizzo:
http://www.precari-unirc.com/documenti/allegati_r/r58.pdf

Un nuovo Comitato

Si è costituito il Comitato del personale a tempo determinato dell'Università di Siena.
Il neocomitato ha aderito al Coordinamento nazionale.

venerdì 4 maggio 2007

L'angolo del Caimano

Dal sito del Coordinamento nazionale copiamo e incolliamo l'intervento del "Caimano" a proposito della Direttiva 7/2007
L'angolo di Caimano : IV puntata
La Direttiva 7/2007 Datata 30 aprile 2007 e firmata dal Ministro Luigi Nicolais è pubblicata la Direttiva n. 7/2007 riguardante l’applicazione dei commi 519, 520, 529 e 940 della legge finanziaria 296/2006. Questo nuovo strumento normativo potrà essere utilizzato da quelle università che, dopo la rimozione del blocco delle assunzioni risalente ormai al 2005, non hanno ancora provveduto a rendere stabili i rapporti di lavoro di quel personale, impiegato in posizioni “di fatto” non caratterizzate dal presupposto fondamentale, che occorre per stipulare contratti a tempo determinato, e cioè la temporaneità e la straordinarietà dell’incarico.Dipendenti che in realtà necessitano all’ente per svolgere le sue “ordinarie” funzioni istituzionali.Con le parole del legislatore: “…situazioni che si protraggono da lungo tempo e che hanno disatteso le norme che regolano il sistema di provvista del personale nelle pubbliche amministrazioni e creato diffuse aspettative nei dipendenti così assunti, anche in violazione dell’articolo 36 del decreto legislativo n. 165 del 2001. Infatti, come già diffusamente sottolineato nella Circolare n. 3 del 2006 del Ministro della funzione pubblica, il ricorso a contratti di lavoro a tempo determinato corrisponde alla necessità di fare fronte ad esigenze temporanee delle amministrazioni, mentre nelle situazioni oggetto della stabilizzazione prevista dalla legge finanziaria per l’anno 2007 di fatto si sono utilizzate tipologie di lavoro temporaneo per esigenze permanenti dell’amministrazione e non esternalizzate.” (Direttiva 7/2007) Non tutte le università si trovano in questa prospettiva nella stessa condizione, alcune infatti, negli ultimi due anni, hanno provveduto, attraverso una politica diretta in tal senso, alla stabilizzazione di quel precariato definito “storico”, utilizzando gli strumenti dell’ordinario reclutamento del personale: i concorsi e i corsi-concorsi, nei quali valutando come importante “titolo” per l’accesso l’anzianità di servizio hanno ridotto notevolmente il numero di precari “più anziani”.Purtroppo però in molte università le cose non sono andate così, e in troppi si sono trovati per anni e anni, dopo aver acquistato esperienza, professionalità e la responsabilità di interi uffici, senza la possibilità di sperare in un’assunzione a tempo indeterminato. La Direttiva 7/2007 individua quindi la necessità di provvedere ad una revisione delle piante organiche del personale, il numero dei posti a tempo indeterminato che l’ente ritiene sufficiente per svolgere i suoi fini istituzionali, adeguandolo al numero delle posizioni lavorative necessarie alle “esigenze permanenti dell’amministrazione”, riconoscendo quindi la necessià stabile di quel personale che è in servizio da più di tre anni (limite stabilito dalla legge per poter parlare di “esigenza temporanea”).Essenziale in questo senso che lo Stato verifichi direttamente che tale valutazione avvenga in maniera corretta, predisponendo precise regole e adeguati strumenti di controllo, perché risponda effettivamente alla realtà.Questa infatti gravando sui bilanci delle Università diverrà senz’altro facile oggetto di interpretazioni restrittive. “Le amministrazioni non richiamate espressamente nel comma 519… comprese le università ... adeguano i propri ordinamenti a quanto previsto dal medesimo comma 519 in termini di requisiti e modalità di assunzione, tenendo conto delle relative peculiarità e nell’ambito delle proprie disponibilità di bilancio e delle specifiche disposizioni in materia di assunzioni e di tetti di spesa. Nell’ambito della propria potestà regolamentare… disciplineranno la proroga dei contratti in essere con il personale in possesso dei requisiti della legge finanziaria sino alla conclusione delle procedure di stabilizzazione.” (Direttiva 7/2007)Anche in questo aspetto necessiterà, nel rispetto della volontà del legislatore, reindirizzare le politiche di spesa di quelle amministrazioni che si vengono a trovare nella condizione di dover conciliare lo snellimento ed il riassetto organizzativo con la stabilizzazione, sempre nel rispetto del fatidico 90% del FFO, quota massima destinabile alla retribuzione del personale a tempo indeterminato. Diviene logico, di conseguenza che una parte importante del processo di stabilizzazione passerà attraverso l’utilizzo del turn-over di quei posti che si renderanno vacanti a seguito dei pensionamenti.Concentrando l’attenzione, dello Stato, delle parti sindacali e dei Comitati affinché i posti che si “libereranno” non vengano “utilizzati” destinandoli all’assunzione di nuovi esterni. Poiché un tale comportamento, pur dimostrando ancora una volta il reale sottodimensionamento dell’organico, di fatto precluderebbe la stabilizzazione di un lavoratore mantenuto precario proprio perché il suo posto non “rientra” nella pianta organica. “Le amministrazioni, nell’ambito della propria autonomia regolamentare e nel rispetto delle relazioni sindacali, definiranno le proprie procedure di stabilizzazione in coerenza con i principi sanciti dall’articolo 35 del decreto legislativo n. 165 del 2001, con particolare riferimento a quanto stabilito nel comma 3, del medesimo articolo, in tema di pubblicità, trasparenza e pari opportunità delle procedure di reclutamento del personale. Ciò comporta la necessità che le amministrazioni provvedano a pubblicizzare l’avvio delle procedure di stabilizzazione mediante avviso anche nel caso in cui si non si debba dare corso alle richiamate prove selettive di natura concorsuale in quanto le medesime siano state già espletate precedentemente all’assunzione a tempo determinato del personale che si stabilizza. Nell’avviso saranno indicati i requisiti ed i criteri necessari per poter presentare le relative domande di stabilizzazione, nonché le sedi presso le quali sarà effettuata l’assunzione in riferimento alle risultanze della programmazione triennale dei fabbisogni.” (Direttiva 7/2007)Sarà quindi importante e fondamentale una spinta politica, anche delle varie strutture: facoltà, dipartimenti, biblioteche ripartizioni e segreterie, perché il proprio personale precario, che svolge ormai da anni un’attività rientrante nell’ordinario funzionamento, possa veder riconosciuto il suo posto di lavoro come appartenente alla pianta organica, sottolineando che si tratta di un bisogno “non temporaneo” e “non straordinario”.“Infine si ricorda che il comma 519 dispone la proroga ex lege dei contratti relativi al personale destinatario della stabilizzazione fino alla stipula del contratto a tempo indeterminato. Detta proroga opera direttamente per le amministrazioni dello Stato, mentre per gli altri enti, non ricompresi nel comma 519, occorrerà che i medesimi adeguino a tale scopo i propri regolamenti.” (Direttiva 7/2007)Anche in questo caso, contiamo che sia lo Stato che i sindacati vigilino, al fianco dei Comitati, affinché l’adeguamento dei regolamenti interni, che dovranno fare gli “enti non ricompresi” per poter prorogare i contratti, venga formalizzato al più presto, per rispondere all’urgenza di quei contratti di prossima scadenza. La stabilizzazione del precariato risponde quindi ai principi tanto decantati della legge 165/2001, l’economicità, l’efficienza e l’efficacia, coniugando la riduzione della spesa, che si avrà contraendo l’assunzione di nuovi precari “esterni”, con la valorizzazione di quel personale preparato, che è parte integrante del meccanismo delle strutture, e sul quale si sono investite ingenti risorse in termini di formazione.Ecco quindi fornita la superstrada che permetterà alle università di riaffilarsi alle direttive europee, alla legge 165/2001, ed ai principi della legge finanziaria 296/2006.La Direttiva è quindi lo strumento, che darà modo alle università di riconoscere una dignità ormai troppo a lungo negata, ma di sicuro ampiamente meritata, a coloro che hanno speso anni della loro vita al servizio della pubblica amministrazione. La volontà di continuare a negare questa dignità, rappresenterebbe quindi una scelta, contraria ad un senso di umanità, ad un senso etico e, a questo punto, sicuramente anche antigiuridica.

giovedì 3 maggio 2007

Riunioni dei precari

Cari Colleghi,
a seguito dell'uscita della direttiva del Ministro della Funzione Pubblica e dati i tempi sempre più stringenti, il Gruppo di Coordinamento del Comitato dei Precari ha pensato che sia giusto organizzare una o più riunioni per fare il punto della situazione.

Per questo motivo si convocano due assemblee, una a Perugia che si terrà nell'aula 11 della Facoltà di Giurisprudenza alle ore 14 e 30 di lunedi 7 maggio e una a Terni che si terrà sempre lunedi 7 alle ore 14 e 15.

Preghiamo i colleghi di dare massima diffusione al presente avviso e di partecipare numerosi.
Il Gruppo di Coordinamento

mercoledì 2 maggio 2007

Pubblicata sul sito della Funione Pubblica http://www.funzionepubblica.it/nuovosito/pdf/direttiva_7-2007.pdf la

Direttiva riguardante l’applicazione dei commi 519, 520, 529 e 940 dell’art. 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per l’anno 2007) in materia di stabilizzazione e proroga dei contratti a tempo determinato, nonché di riserve in favore di soggetti con incarichi di collaborazione.

Di seguito riportiamo uno stralcio particolarmente interessante per il nostro caso:


Le amministrazioni pubbliche non richiamate espressamente nel comma 519 (cioè quelle amministrazioni non direttamente destinatarie dei commi 95 e 96 dell’articolo 1, della legge n. 311/2004), in quanto sottoposte a specifiche disposizioni in materia di assunzioni, quali ad esempio i commi 101, 102 e 105 della legge n. 311 del 2004 (Aci, Consigli nazionali degli ordini, federazioni, Università o Camere di commercio), adeguano i propri ordinamenti a quanto previsto dal medesimo comma 519 in termini di requisiti e modalità di assunzione, tenendo conto delle relative peculiarità e nell’ambito delle proprie disponibilità di bilancio e delle specifiche disposizioni in materia di assunzioni e di tetti di spesa. Nell’ambito della propria potestà regolamentare le amministrazioni non richiamate dal c. 519 disciplineranno la proroga dei contratti in essere con il personale in possesso dei requisiti previsti dalla legge finanziaria sino alla conclusione delle procedure di stabilizzazione.
In particolare si ricorda, relativamente alle Università, che le procedure di stabilizzazione riguardano il solo personale di cui al comma 2 dell’art. 2 del d.lgs. 165/2001. Le Università procederanno alla stabilizzazione del proprio personale nell’ambito e nei limiti delle programmazioni di cui al c. 105 dell’art. 1 della legge 30 dicembre 2004, n. 311, nel rispetto delle procedure e dei vincoli ivi previst

giovedì 26 aprile 2007

Camera: approvata la mozione sul precariato

Segnaliamo dal sito del Coordinamento Nazionale:

Vi comunichiamo che nella seduta di ieri della Camera è stata approvata la mozione sul Precariato come si legge anche sul sito della Camera: APPROVATE MOZIONI SUL PRECARIATO L' Aula ha approvato questo pomeriggio la mozione Franceschini (n.1-00152) sul precariato nelle pubbliche amministrazioni.

http://www.precari-unirc.com/documenti/allegati_news/20070425saso1.doc

Di particolare interesse il seguente passaggio:

E` comunque assicurato che il personale che abbia gia` superato prove selettive sia stabilizzato a domanda, mentre, il personale non ancora sottoposto aprova selettiva venga ammesso previo espletamento di tali prove. In entrambi i casi e` fatto obbligo alle amministrazioni di continuare ad utilizzare il personale inservizio fino al termine delle procedure di stabilizzazione.

martedì 24 aprile 2007

LA NOSTRA COSCIENZA

Parlando con delle colleghe precarie in questi giorni, ho provato un po’ di amarezza, nel rendermi conto di quanto poco, delle grandi novità che stiamo aspettando, circa la stabilizzazione del nostro posto di lavoro, sia giunto all’orecchio di quei colleghi che negli ultimi mesi non hanno seguito l’evoluzione degli eventi attraverso internet.
E’ vero i media “istituzionali” ci hanno trascurato, per delle ragioni che in questo momento sarebbe troppo complicato stare ad elencare, ma a mio parere, il motivo per cui molti covano questo senso di sfiducia ed hanno la sensazione che non cambierà assolutamente nulla, ha delle origini molto profonde.
Siamo rassegnati, rassegnati ed arresi ad un sistema che, fino ad oggi, ci ha classificati e costretto “precari”, senza garanzie, senza una voce per poterci difendere dal ladrocinio dei nostri diritti (ormai ex diritti!) e questa situazione a lungo andare ci ha fatto diventare anche sordi. Così sordi, da non sentire che c’è un treno che sta arrivando, così che molti non fanno assolutamente niente, né per tentare di salire su quel treno, né per fare “una qualsiasi cosa” per far si che quel treno passi
E’ forse questa la peggiore delle ingiustizie che abbiamo subito, l’annullamento della nostra coscienza, divenuta così sorda, tanto da non farci capire che è giunto il nostro momento (…e nemmeno per merito nostro) per farci sentire e cavalcare l’onda.

Ebbene cari colleghi precari,
ecco le novità che ci sono per tutti i lavoratori a tempo determinato con tre anni di anzianità e almeno un concorso alle spalle.
SIAMO ILLICENZIABILI, questo significa che le università, per quanto se ne dica, hanno l’obbligo di stabilizzarci, attraverso modalità che dovranno essere chiarite in questi giorni, ma che, anche se dovessero prolungarsi nel tempo, costringerebbero a norma di legge, le amministrazioni a prorogare i nostri contratti fino all’assunzione definitiva.
Questo è il contenuto della legge finanziaria 2007 e questo è quanto è stato ribadito dal ministro Nicolais, il 17 aprile ad un incontro con il sindacato di base RDB.
E’ vero i media non si stanno occupando di questa cosa, e molti continuano a sostenere che questo non sia la realtà, anche il CODAU (i nostri Direttori amministrativi) in una nota di commento alla legge finanziaria, dichiara di “non ritenere” applicabile il comma 519 agli atenei.
Ma la realtà è un’altra, la bozza della circolare interpretativa del comma 519, presentata dalla funzione pubblica ai sindacati e prossima alla pubblicazione definitiva, ribadisce a chiare lettere (in più della metà del suo testo), il pieno diritto dei tempi determinati delle università ad accedere alle procedure di stabilizzazione.
Riporto quindi, l’ultima esternazione del governo circa la stabilizzazione, non per campagna filo governativa, ma per evidenziare delle dichiarazioni così chiare che rappresenterebbero un grande onere di responsabilità politica qualora non venissero seguite dai fatti.


24/04/2007 – Dall’intervento alla Camera del Sottosegretario Scanu


"…il delicato tema dei precari, che, presentando delle implicazioni di carattere etico tali da meritare la massima attenzione del Governo e delle forze politiche, non può e non deve essere liquidato con freddi tecnicismi giuridici o con deflagranti giudizi sommari".
"Il Ministro Nicolais conosce bene l'ampiezza e la complessità del problema dei precari, caratterizzati da una condizione personale e professionale attribuita loro dall'insieme delle pubbliche amministrazioni" ha sottolineato il Sottosegretario Scanu. "I precari non possono essere considerati degli abusivi; sono tali perché hanno risposto ad una chiamata proveniente dall'apparato pubblico governato da rappresentanti del popolo".
"Il dibattito parlamentare deve servire anche ad evitare che si crei una sorta di battaglia dei poveri, tra disoccupati, precari, vincitori di concorso ed idonei" ha affermato Scanu. "Il Governo non si piegherà a suggestioni di sanatoria, anche perché ciò non è previsto dalla legge; la circolare del Ministro Nicolais, che verrà emanata a giorni, permetterà di chiarire con assoluta precisione le condizioni per il riconoscimento della figura del precario e per la sua stabilizzazione..."

Teniamo duro cari colleghi e riconquistiamo la nostra coscienza, per troppo tempo segregata, per seguire con consapevolezza ed attenzione il processo che sta per avere inizio.

moderator

giovedì 19 aprile 2007

Coordinamento Nazionale dei Comitati dei Precari delle Università

Annunciamo con grande soddisfazione che ce l'abbiamo fatta: il Comitato del Personale Tecnico-Amministrativo a tempo determinato dell'Università di Perugia è ufficialmente entrato a far parte del Coordinamento Nazionale Comitati Personale a tempo determinato delle Università.

mercoledì 18 aprile 2007

Verbali delle Riunioni

Comunichiamo ai colleghi che i verbali delle riunioni del Comitato tenutesi a Perugia il 2 aprile 2007 e a Terni il 13 aprile 2007 sono disponibili on line sul forum dei precari dell'Università di Perugia all'indirizzo http://precariunipg.forumgratis.biz/index.php.

Ricordiamo che per visualizzare i verbali è necessario essere registrati al forum.

venerdì 13 aprile 2007

I Colleghi di Milano Bicocca

E' nato il blog del Comitato dei Precari a Tempo Determinato dell'Università Bicocca.
Ecco il link: http://precaribicocca.blogspot.com

giovedì 12 aprile 2007

mercoledì 11 aprile 2007

ALCUNI MOTIVI PER ADERIRE AL COMITATO

Perché l’associazione è un diritto costituzionale;

Perché il Comitato è super partes e si propone di raccogliere tutti i precari senza distinzioni politiche o sindacali;

Per solidarietà verso gli altri colleghi precari che lo hanno gia fatto;

Perché uniti siamo una cosa sola e non più singole persone;

Perché è il momento più importante, sia a livello locale (elezioni del Rettore), sia a livello di politica nazionale (finanziaria 2007), per perorare la nostra causa;

Perché siamo il motore dell’Università e quindi una forza importante ed indispensabile per il buon andamento ed una gestione efficiente dell’ente;

Perché uno degli strumenti usati nel “sistema precarietà” per discriminare i lavoratori, è proprio sfruttare la mancata organizzazione collettiva;

Perché, anche se piccolo, è un passo in più verso un futuro meno precario e migliaia di nostri colleghi in tutta Italia lo hanno già fatto.

Ti aspettiamo, basta una semplice e-mail all’indirizzo precariunipg@alice.it indicando i tuoi estremi e la sede di servizio.


moderator


Riunione di Terni - Ordine del giorno

Vista la riunione organizza per venerdì 13 aprile a Terni presso l'Aula Master del Polo alle ore 15.00 vi comunichiamo l'ordine del giorno.
Nel corso della riunione si discuterà di:
  1. Nuove adesioni al “COMITATO DEL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO A TEMPO DETERMINATO DELL’UNIVERSITA’ DI PERUGIA”
  2. Adesione al Coordinamento Nazionale dei precari
  3. Eventuale modifica dello Statuto in vista dell'elezione di un secondo rappresentante del personale del Polo di Terni in seno al Gruppo Coordinatore
  4. Varie ed eventuali

Per richiedere l'inserimento di altri argomenti all'ordine del giorno inviare una mail all'indirizzo precariunipg@alice.it

venerdì 6 aprile 2007

COMUNICATO

Vi riporto il Comunicato inviato dalla Segreteria a:

- Rettore
- Direttore Amministrativo
- CISL Università
- CGIL Università
- Giornale dell'Umbria
- Corriere dell'Umbria
- Messaggero
- La Nazione
- RAI 3 Perugia

Al Magnifico Rettore
Università degli Studi di Perugia
SEDE

Al Direttore Amministrativo
Università degli Studi di Perugia
SEDE

Al Segretario Regionale
CISL Università
Sig. Luigi Fabiani
SEDE

Al Segretario Regionale
CGIL Università
Sig. Danilo Chiocchini
SEDE



Il giorno 2 aprile 2007 si è costituito il Comitato del Personale Tecnico Amministrativo a Tempo Determinato dell’Università degli Studi di Perugia, presto associato con il Coordinamento Nazionale degli omonimi comitati. L’obiettivo che ci si prefigge è quello di sensibilizzare gli organi competenti circa le conseguenze e le problematiche che una prolungata incertezza e “precarietà” del proprio impiego lavorativo causano nella sfera sociale, patrimoniale e sulla salute delle persone che ormai da troppi anni prestano e “dedicano” il loro servizio senza intravedere la possibilità
di un’assunzione a tempo indeterminato.
Il Comitato vuole divenire il collettore degli interessi e delle problematiche del personale precario, attraverso il confronto ed il dialogo con le istituzioni, le parti sindacali e l’amministrazione universitaria.
La legge finanziaria 2007 al comma 519 prevede la stabilizzazione del personale non dirigenziale, con contratto subordinato a tempo determinato che presti o abbia prestato servizio per almeno tre anni nell’ultimo quinquennio e che sia stato assunto con procedure di carattere concorsuale.
Il suddetto comma che in principio sembrava non potersi applicare alle università, è oggetto in questi giorni di incontri fra Governo e sindacati. Dalla prima bozza proposta dal Dipartimento della Funzione Pubblica si evince una netta presa di posizione, da parte dell’Esecutivo, a favore dell’applicabilità della norma anche agli atenei.
Siamo certi, in questa nostra causa, di poter contare sull’appoggio e la collaborazione di un’Amministrazione che nel corso degli anni ha investito
risorse economiche e professionali per la formazione del personale a tempo determinato, divenuto un patrimonio dell’Università di Perugia.
Rivendichiamo quindi a livello nazionale che le università vengano messe nelle condizioni normative idonee, per poter programmare il riassorbimento e la stabilizzazione dei soggetti aventi diritto, attraverso l’adeguamento delle norme che incidono sull’utilizzabilità dei fondi e
sull’adeguamento, a tal proposito, delle piante organiche ormai da anni sottodimensionate rispetto a quello che sono le reali esigenze di personale impiegato in mansioni ordinarie.



Perugia, 5 aprile 2007

E' possibile scaricare la versione pdf del Comunicato cliccando qui.

giovedì 5 aprile 2007

A Terni! A Terni!

Al grido
"A Terni! A Terni!"
annunciamo la convocazione per la riunione con il personale tecnico amministrativo a tempo determinato distaccato a Terni.

L'incontro è stato fissato per venerdì prossimo, 13 aprile, presso l'Aula Master del Polo Scientifico Didattico di Pentima per le ore 15.00.

Per suggerire argomenti da mettere all'ordine del giorno della riunione, potete inviare messaggi all'indirizzo precariunipg.it@alice.it

Qualcosa si muove

Siamo appena nati, dobbiamo ancora organizzarci e imparare a muoverci in questa dimensione nuova per noi che già qualcuno si è accorto della nostra esistenza.
Silvia Palozzi e Luca Fiorucci, firme del Giornale dell'Umbria, hanno scritto il primo articolo sui Precari dell'Università degli Studi di Perugia.
L'articolo è stato pubblicato sull'edizione odierna del giornale.
Una copia dell'articolo la potete trovare anche all'indirizzo:
http://docs.google.com/Doc?id=dhj63kc3_4dwrwmh

martedì 3 aprile 2007

Lo statuto

Sul forum dei Precari Unipg all'indirizzo http://precariunipg.forumgratis.biz/ è on line lo Statuto del Comitato.
Ricordiamo che per prendere visione dell'atto è necessario essere Registrati tra gli utenti del Forum.

Una volta entrati nel forum con il proprio nick e la password, troverete lo Statuto sotto "Comunicazioni ai colleghi".

L'ALBA DI UN GIORNO NUOVO

Il 2 aprile 2007, dopo anni di silenzio e di lamenti nell’ombra, i precari tecnici amministrativi dell’Università di Perugia acquistano una voce propria.
Nel pomeriggio di ieri la prima assemblea super partes del personale precario ha deciso a larghissima maggioranza di costituirsi in un comitato.
La finalità che il comitato si prefigge è quella di rappresentare, nelle varie sedi (tavoli sindacali, coordinamenti nazionali, rapporti con la nostra amministrazione e con le altre istituzioni), le problematiche e gli interessi di quella parte di lavoratori che fino ad oggi hanno potuto soltanto restare ad ascoltare.
Il comitato, costituitosi attraverso la sottoscrizione dell’atto costitutivo da parte dei presenti (al momento 10 persone) rimane aperto alle nuove adesioni, a tal proposito sarà organizzata a breve un’assemblea a Terni, e predisposto un modello prestampato da poter utilizzare per aderire anche per posta elettronica.
Come avrete già potuto constare, la circolare interpretativa del comma 519, che la funzione pubblica ha predisposto come proposta, dalla quale far partire la concertazione con i sindacati, specifica chiaramente che la stabilizzazione del personale subordinato a tempo determinato deve applicarsi anche alle università.
Inoltre viene stabilito (anche se il testo è provvisorio, crediamo non si tornerà indietro dopo aver creato una tale aspettativa), che i costi per la stabilizzazione di coloro che posseggono i requisiti previsti dalla legge, saranno a carico dei bilanci delle singole università e che queste dovranno quindi “conformare” i propri regolamenti per l’accesso, i propri bilanci e le piante organiche a quanto disposto dalla legge finanziaria.
Se venisse (come speriamo) confermata la circolare, le università dovranno quindi modificare i propri ordinamenti e procedere alla stabilizzazione, sarà perciò importantissimo in questa fase di transizione, prestare la massima attenzione a come verranno recepite le normative.
Ribadiamo che il comitato, non intende mettersi in contrapposizione con nessuno, ma si prefigge di divenire il collettore degli interessi e delle varie situazioni personali dei precari tecnici amministrativi dell’università di Perugia. Sarà quindi con grande piacere e nel nostro interesse che collaboreremo e dialogheremo con tutti coloro che si dimostreranno dalla nostra parte.

moderator

Comitato precari

Nel corso della riunione, tenutasi il 2 aprile 2007 alle ore16:30 presso i locali della Facoltà di Giurisprudenza, è stato costituito il "COMITATO DEL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO A TEMPO DETERMINATO DELL'UNIVERSITA' DI PERUGIA".
Nel corso della riunione è stato eletto il Gruppo Coordinatore, composto da quattro rappresentanti, e al suo interno, con incarico pro tempore, è stato scelto il Portavoce.

L'Assemblea ha deliberato sulla possibilità di accogliere le adesioni di quanti non hanno potuto partecipare alla riunione, in base a quanto deciso, verrà predisposta una lettera da inviare all'indirizzo e-mail: precariunipg@alice.it con indicazione di nome completo, numero di telefono e indirizzo e-mail.

Per quanti fossero interessati, a breve il verbale della riunione sarà disponibile sul forum . Agli atti avranno accesso solo gli utenti registrati in possesso di particolari autorizzazioni concesse dall'Amministratore del Forum.

mercoledì 28 marzo 2007

STRINGIAMO I DENTI

Cari colleghi nella prospettiva, che sembra ormai prossima, di una stabilizzazione negli atenei attraverso l'utilizzo di fondi propri diventa sempre più importante acquistare una voce comune, che ci permetterà nel prossimo futuro di avere una parte in causa e salvaguardare la posizione dei precari, che ormai DEVONO aver acquistato un diritto di precedenza rispetto alle altre questioni: esternalizzazione, l'assoluta produttività (di persone sull'orlo di una crisi di nervi?), altri concorsi a tempo determinato, contentini per il personale di ruolo, ecc.
A tal proposito rinnovo l'invito a partecipare numerosi all'assemblea che si terrà lunedì 2 aprile alle ore 16,30 presso la Facoltà di Giurisprudenza.
Contestualmente, giro, a chi è interessato ed avrà la possibilità di partecipare, l'invito pervenuto dal Comitato dei precari dell'università, valido per due persone (una di Terni e una di Perugia?), ad un incontro con Enrico Panini, Segretario Generale FLC CGIL che si terrà il giorno 30 marzo 2007 alle ore 14 a Roma presso il centro Congressi Cavour – Via Cavour 50.

giovedì 22 marzo 2007

Raggiunto un accordo? Si, ma su cosa?

Ieri 21 marzo si è svolto a Roma l'incontro tra il Ministro Nicolais e i sindacati. Sul sito http://www.telepa.it/visualizzanews.jsp?id_news=13403 è stato immediatamente pubblicato un primo resoconto.


Roma - E' stata firmata a palazzo Vidoni, sede del ministero per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione, una intesa tra il ministro Luigi Nicolais e alcune sigle sindacali tra le quali Cgil, Cisl e Uil per l'istituzione di un tavolo permanente per la stabilizzazione dei precari. Nel documento che definisce un percorso di un piano di lavoro, viene messa in evidenza la necessità del tavolo "con l'obiettivo di assicurare l'applicazione in modo uniforme e puntuale delle disposizioni contenute nella legge finanziaria sulla stabilizzazione del personale precario e per consentire la completa assunzione nel corso della legislatura del personale, così come prevista anche dal Memorandum d'intesa su lavoro pubblico e riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche", firmato il 18 gennaio. Il testo dell'intesa definisce il percorso che porterà alla immissione del personale precario nelle amministrazioni.
Al primo punto viene definito l'impegno da parte del Ministero "a trasmettere entro 10 giorni una bozza di direttiva di linee guida interpretative delle norme inerenti la stabilizzazione dei precari nelle amministrazioni pubbliche".

Al secondo punto, sempre da parte dello stesso Dipartimento, viene posto l'impegno successivamente e non oltre i 10 giorni, di convocare le confederazioni rappresentative al fine di acquisire le valutazione sulle linee guida.
Terza tappa del percorso sarà l'apertura di tavoli settoriali che saranno promossi dal Dipartimento "per affrontare le singole specificità anche per l'esame congiunto di tutti i rapporti di tipo precario".
Infine, al quarto punto del piano di lavoro, viene disposto che entro il 15 aprile il Dipartimento della Funzione pubblica predisporrà la bozza di regolamento prevista dal comma 418 della Finanziaria 2007 e inviterà le parti sociali per il confronto necessario ai fini dell'adozione.

L'intesa che reca in calce le firme del ministro Nicolais e dei sindacati confederali non e' stata siglata dalle organizzazioni sindacali dell'area autonoma, come hanno spiegato rappresentanti dell'Usae e delle Rdb Cub. Le rappresentanze di base, oltre a non firmare l'intesa, hanno dato vita ad una occupazione ad oltranza della sala Stoppani, dove si e' svolto l'incontro, al fine di ottenere la convocazione dal premier Romano Prodi per domani all'avvio dei tavoli di concertazione a palazzo Chigi.


Da parte loro i sindacati confederali hanno definito quello di oggi un accordo di metodo, per delineare un percorso per la stabilizzazione dei precari. "L'Accordo ribadisce un punto fondamentale, già contenuto nel memorandum -ha spiegato Gentile della Cgil - che si fa un piano nella legislatura per la scomparsa del precariato, in cui la Finanziaria e' una parte ma non e' il solo strumento per risolvere il problema complessivo".
A fargli eco e' anche Giacinto Fiore che ritiene che "la Finanziaria e' una parte ma non risolve la questione del precariato". Inoltre i sindacalisti hanno spiegato che nel protocollo sono contenuti due impegni importanti per la stabilizzazione di circa 400 mila precari della pubblica amministrazione come l'attivazione del fondo straordinario di 5 mln euro che rappresenta un "cheap", una cifra simbolica che andrà alimentata. Quanto alla possibilità di destinare l'extra gettito al problema del precariato i sindacalisti hanno confermato che la richiesta sarà argomento di discussione domani a palazzo Chigi. L'intesa di oggi non fa riferimento a cifre e Giacinto Fiore della Uil ha detto che su questo punto ci sarà presto un incontro con il governo.


La situazione sembra farsi sempre più fosca.

martedì 20 marzo 2007

Nuovi concorsi per personale a tempo determinato

Ringraziamo la segnalazione di "sgrigia" sul Forum che ha postato quanto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 13 marzo.


"E' pubblicato presso il sito dell'Universita' degli studi di Perugia www@unipg.it/concorsi/selezione personale tecnico amministrativo, l'avviso di assegnazione temporanea di personale a tempo determinatio ai sensi dell'art. 36, comma 1-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 per il reclutamento di complessive ventuno unita' di personale tecnico-amministrativo a tempo determinato. Le domande dovranno pervenire entro il termine perentorio di giorni quattordici che decorre dal giorno successivo a quello di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale."

Abbiamo chiamato immediatamente l'ufficio personale che ci ha risposto che si tratta di un AVVISO DI MOBILITA'.



UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PERUGIA
AVVISO DI ASSEGNAZIONE TEMPORANEA DI COMPLESSIVE n. 21
UNITA’ DI PERSONALE A TEMPO DETERMINATO.
Oggetto: Comunicazione ai sensi dell’art. 36 comma 1 bis del D.Lgs.
30.3.2001 n. 165

Al fine di favorire l’assegnazione temporanea del personale, così come
previsto dalla normativa in epigrafe, si comunica che presso questa
Amministrazione sono disponibili complessivi n. 21 posti di personale a tempo
determinato.
Può produrre istanza il personale dipendente da pubbliche
amministrazioni con contratto di lavoro subordinato a tempo
indeterminato o a tempo determinato con contratto di durata pari o
superiore a quella prevista per i contratti di cui al presente avviso.
Per tali posti si specificano di seguito i requisiti per l’accesso, nonché i
requisiti culturali e professionali richiesti, in relazione alle aree di destinazione
e alle relative funzioni.
AREA AMMINISTRATIVA
n. 8 unità di Categoria C – posizione economica C1 – area
amministrativa - da assumere a tempo determinato con rapporto di
lavoro subordinato di diritto privato e con orario di lavoro a tempo
pieno per una durata pari a 18 mesi, di cui n. 1 unità per le esigenze
per il Polo Scientifico Didattico di Terni, n. 1 unità per le esigenze del
Dipartimento di Specialità Medico Chirurgiche e Sanità Pubblica, n. 1
unità per le esigenze della Ripartizione del Personale, n. 1 unità per le
esigenze della Ripartizione Rapporti Convenzionali, n. 2 unità per le
esigenze della Ripartizione Ricerca e n. 2 unità per le esigenze della
Ripartizione Didattica.

Come certamente sapete questo è il primo passo che l'amministrazione deve compiere prima di bandire nuovi concorsi...

Tenete gli occhi aperti.


lunedì 19 marzo 2007

CONVOCAZIONE

L'assemblea del personale precario dell'università di Perugia è convocata per il giorno 2 aprile 2007 alle ore 16,30 presso l'aula 12 della Facoltà di Giurisprudenza.
L'incontro servirà per tracciare le linee guida delle iniziative che vorremo intraprendere.
Se qualcuno ha delle idee da proporre per l'ordine del giorno potrà lasciare un commento o mandare una mail a precariunipg@alice.it specificando l'argomento che ritiene di evidenziare.
Sarà l'occasione per confrontare le nostre idee e fare il punto della situazione.

In una stanza buia, si può far luce anche accendendo un cerino.

giovedì 15 marzo 2007

Come in mare, portati dal vento

Vogliamo sapere se, alla scadenza del contratto dovremo andare a casa o continueremo ad avere un lavoro.
Questo è il nostro semplice quesito, a questo punto della situazione però non sappiamo più a chi rivolgere la domanda;
- all’inizio (prima della finanziaria) i nostri sindacati ci convocarono per dirci che … a seguito di una sentenza della corte di giustizia europea non saremmo stati più precari … tutto è rientrato e gli azzeccagarbugli non si sono fatti più vedere;
- poco dopo (nella fase di preparazione della finanziaria) sembrava che il governo ci avrebbe fornito una risposta chiara ed esaustiva… così non è stato;
- il primo gennaio (con la finanziaria nero su bianco) dopo le prime perplessità, ci sono venuti a dire che non c’era stabilizzazione per noi TD del comparto università… ma che bisognava aspettare;
- dopo qualche settimana iniziano a circolare voci secondo le quali le università avrebbero potuto procedere ad una stabilizzazione del proprio personale precario (rispondente ai requisiti del comma 519) autonomamente utilizzando i fondi interni … la nostra amministrazione smentisce;
- il primo marzo l’università Milano Bicocca pubblica autonomamente il primo bando relativo alla trasformazione di 15 TD in TI… dopo quattro giorni, misteriosamente, il bando viene annullato perché, come da indicazioni superiori… la legge finanziaria non è ancora interpretata!!!
- il sei marzo 2007 il Ministro Nicolais, interviene all’inaugurazione dell’anno accademico all’università di Bari garantendo che… il comma 519 (stabilizzazione dei TD con tre anni e selezione) si applica anche alle università, una notizia “bomba” per tutti noi… ma a dieci giorni nessun altro segno a confermarla;
- CI DICONO DI ASPETTARE…;
- poiché entro fine marzo arriveranno le note interpretative del governo, il quale (di concerto con i sindacati) stabilirà i criteri e i modi della stabilizzazione… ma cosa dovranno poi stabilire se i criteri ci sono tutti nel comma 519… tremiamo anche per questo;

Cari colleghi, non so dirvi a questo punto, cos’è meglio, fare concorsi a Bastia o stare ad ascoltare ed aspettare tutti questi bravi signori che strumentalizzano la nostra condizione e il nostro peso politico, attraverso uno stillicidio mediatico, tenendoci nel limbo fra l’inferno e il paradiso (o fra la padella e la brace…) che arrivati a questo punto somiglia sempre di più allo sfruttamento del precariato che viene fatto dai datori di lavoro.
L’unico modo che abbiamo per non restare in balia delle onde è quello di costruirci un timone.
In fondo, se tutti ci pensano e parlano di noi così tanto… una nostra importanza la dobbiamo pur avere.

moderator

Messaggio dal Coordinamento Nazionale Comitati Personale Tempo Determinato delle Università

Cari colleghi, per chi non avesse ancora visto il nostro forum (http://precariunipg.forumgratis.biz/) copio qui un messaggio che ci è stato inviato dal Coordinamento Nazionale Comitati Personale Tempo Determinato delle Università.
Cari colleghi , scrivo a nome del Coordinamento Nazionale Comitati Personale Tempo Determinato delle Università . Scrivo dopo essermi sentito telefonicamente con alcune colleghe del vostro Ateneo con le quali abbiamo discusso dei problemi e delle paure che accompagnano la nostra situazione. Come ho già detto loro, i vostri timori sono quelli che tutti noi avevamo e continuiamo ad avere ma la paura non deve essere un freno, deve, casomai, essere da stimolo a fare qualcosa di concreto perchè nessuno tiene alla condizione dei precari più dei precari stessi e, come dice il famoso detto, aiutati che Dio ti aiuta. Detto questo, passo ad elencarvi alcune cose che, come singoli comitati prima e coordinamento nazionale in seguito abbiamo fatto. Il Coordinamento si è costituito dall'esigenza di alcuni comitati di precari delle università, nati in maniera spontanea, di unirsi per avere uno scambio di informazioni e idee e, soprattutto, per attuare delle forme di protesta e azione che avessero maggior peso a livello nazionale. Non siamo politicizzati né sindacalizzati (ovviamente abbiamo dei rapporti con i sindacati ma non siamo sotto alcuna sigla sindacale). Il coordinamento si propone di battersi, in tutte le sedi opportune, per far in modo che il comma 519 della Legge finanziaria venga applicato anche alle università (contrariamente a quello che qualcuno vorrebbe farci credere). Tra le varie cose fatte fino a questo momento ci sono anche una lettera inviata a vari ministeri e alle organizzazioni sindacali per portare alla ribalta il nostro problema e incontri con alcuni ministri tra i quali lo stesso Nicolais. Abbiamo inoltre creato una casella postale per ricevere tutte le comunicazioni inviate al coordinamento e un sito www.precari-unirc.com per raccogliere tutte le informazioni che i vari comitati locali inviano e che riguardano il precariato in genere e quello nelle università in particolare. Come coordinamento pensiamo che maggiori sono i comitati che si uniscono a noi, maggiore sarà la risonanza che la nostra protesta assumerà e maggiori saranno le possibilità che vada a buon fine. I tempi stringono e non sembrano favorevoli a noi…per questo dobbiamo essere in tanti. Che altro dire? Unitevi in comitato e uniamoci nel coordinamento. Massimiliano (Coordinatore del Comitato Personale T.A. a tempo determinato Università Mediterranea di Reggio Calabria)

mercoledì 14 marzo 2007

Segnalazione

Segnaliamo un sito interessante linkato anche dal Comitato dei Precari delle Università: L'anagrafe dei precari.
http://www.anagrafeprecari.it/

Di seguito una breve descrizione degli scopi del sito

Contiamoci perché contiamo.
Vogliamo contarci, perché contiamo. Contarci per scoprire che non siamo i soli e non siamo soli. Iscriviti all’anagrafe inserendo nome, cognome, anni o mesi di precariato, professione e titolo di studio. Lascia la tua testimonianza nell’apposita rubrica. Ci hanno contato e raccontato a modo loro. Hanno dato i loro numeri. Adesso i numeri li diamo noi. Non abbiamo bisogno di altri. Abbiamo bisogno di noi. Ci hanno indeboliti, isolati e perfino umiliati. Insieme siamo la forza lavoro di questo paese. Insieme siamo più forti. (23/3/06)

martedì 13 marzo 2007

Allora facciamo qualcosa

E' inutile parlare fare finta di guardare
C'è da fare, c'è da fare
C'è sempre qualcosa da fare e da rifare
C'è da fare, c'è da fare
C'è da fare un casino anche contro il destino
C'è da fare, c'è da fare
C'è da fare il bucato dove abbiamo sporcato
C'è da fare, da cambiare
C'è sempre qualcosa da fare e tu lo sai

Giorgia

Cari colleghi,
la Redazione del Blog ha il piacere di invitarvi all'inaugurazione del Forum dei Precari dell'Università degli Studi di Perugia, con la speranza che partecipiate numerosi.
http://precariunipg.forumgratis.biz/index.php

Qui sotto trovate il Post di benvenuto:
Cari Colleghi, benvenuti. Con questo forum la Redazione del Blog sta cercando di creare un altro strumento che permetta ai precari dell'Università degli Studi di Perugia di riunirsi per non rimanere in balia di questa situazione. Questo forum nasce anche sull'onda di un'iniziativa presa da alcuni colleghi i più volenterosi che hanno contattato il Comitato Nazionale dei Precari. Per ora queste sono le nostre armi, sono armi effimere, posso concordare con voi su questo punto, ma allo stato attuale sono le uniche che abbiamo. La nostra speranza è che partecipiate numerosi.


L'idea di un forum è maturata negli ultimi giorni dalla consapevolezza che questo Blog, per quanto importantissimo punto di ritrovo, è uno strumento che limita fortemente la possibilità di discutere e rende dispersivi i vari interventi. Un forum, diversamente, dà la possibilità a tutti voi di creare discussioni che esulano dagli articoli che noi (con fatica, dobbiamo ammetterlo) cerchiamo di pubblicare con scadenza regolare.
Questo non significa assolutamente che abbandoneremo questo strumento. Blog e Forum sono complementari.

Un'unica avvertenza: purtroppo la politica del server che mette a disposizione lo spazio per creare gratis richiede la registrazione per gli utenti che vogliono scrivere sul forum.
Non è richiesta registrazione solo per leggere gli interventi degli altri.

Come campi obbligatori richiede il nome e l'indirizzo e-mail. Il nome in realtà è il nickname, un alias di fantasia (Pippo, Supercalifragilistechespiralidoso, Minnie, Tizio, Caio e Sempronio).

Per favore, partecipate numerosi.

lunedì 12 marzo 2007

Alle armi

Dopo esserci contati è ora di fare un piccolo passo avanti.
La redazione, già da molto tempo, sta pensando di organizzare una riunione, per confrontarci e tirare un po' le fila del discorso.
Stavamo pensando a un mercoledì pomeriggio, magari verso le 16.
Voi che ne dite?

lunedì 5 marzo 2007

Chi si vuole stabilizzare?

L'università, come abbiamo potuto verificare dal bando dell'Università di Milano Bicocca, rientra (diversamente da quanto sostenuto da alcuni), tra gli enti che possono utilizzare gli strumenti previsti dalla finanziaria 2007 per stabilizzare i suoi precari.
La stessa finanziaria al comma 643 collega chiaramente la possibilità di nuove assunzioni a tempo indeterminato al “…limite dell’80 per cento delle proprie entrate correnti complessive, come risultanti dal bilancio consuntivo dell’anno precedente, purché entro il limite delle risorse relative alla cessazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato complessivamente intervenute nel precedente anno.”
Allora, all’università di Perugia, chi si vuole assumere a tempo indeterminato, i precari o altri? Attraverso quali sistemi, se la trasformazione del rapporto a seguito delle istanze, non è risultata gradita all'amministrazione?
Le nostre domande aspettano una risposta.

venerdì 2 marzo 2007

E' GIUNTO IL MOMENTO

Credo sia giunto il momento di provare.
Nell’attesa degli gli sviluppi che secondo alcuni dovranno venire dalle circolari (o note interpretative poiché di queste c’è bisogno per l’ambiguità con la quale, seguendo l’attuale stile dell’esecutivo, è stata scritta la legge finanziaria) con un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, (link: www.uilpafinanze.org/uilpaterritorio/ltd/DPCMassprecaripreCConti.pdf) il nostro governo dà il via alla stabilizzazione ex comma 519 di circa 7000 unità di personale in servizio presso quegli enti fino ad oggi soggetti al blocco delle assunzioni.
Quello che ancora non è chiaro è se questa circolare sarà quella definitiva, e quindi l’unica, che attiverà una trasformazione automatica dei contratti a tempo determinato in rapporti a tempo indeterminato, facendo riferimento ai requisiti previsti dal comma 519 (tre anni di servizio TD nel quinquennio e l’aver sostenuto una selezione pubblica).
Diversi segnali arrivati nei giorni scorsi ci hanno fatto ben sperare sull’applicabilità di questa norma alle università (pareri legali, la circolare della ragioneria dello stato…). La nostra amministrazione e le compagini sindacali sono rimaste, un po’ come noi, in attesa di chiarimenti e nell’esporci il loro punto di vista sull’argomento hanno dovuto fare i conti con la campagna elettorale, che come da copione, ci ha fatto assistere a discorsi con poca sostanza e che, in linea teorica, dovevano accontentare tutti, soprattutto il personale di ruolo (elettore attivo per l’elezione del rettore).
Al momento di fatto tutto è fermo e non solo nella nostra università ma in tutta Italia, si attendono indicazioni su come verrà concretizzata la tanto propagandata stabilizzazione dei precari, la senatrice Palermi afferma il 24 febbraio 2007 che entro la fine di aprile ci saranno grosse novità per i precari (il servizio è passato a striscia la notizia perché nell’indicare la fine di aprile la senatrice ha detto il 31 aprile!).
Oltre questo restiamo in attesa perché questo governo, dovrà pur fare qualcosa di reale dopo aver creato tante aspettative in noi precari, se cosi non fosse sarebbe un autogol politico che, visto il probabile prossimo ritorno alle urne (vedi anche la fretta di rifare una legge elettorale), pagherebbe molto caro in termini di futuri consensi.
Ma torniamo a noi e facciamo delle ipotesi sugli scenari del prossimo futuro; continuando a sperare che il comma 519 venga applicato, perlomeno nei principi, anche alle università, e per accadere questo dovrà essere imposto dallo stato, visto che la nostra università non si è dichiara (perlomeno ancora!) disponibile ad applicarlo in autonomia se non arrivano i soldoni,  ad oggi la mia impressione è che la via per la nostra stabilizzazione potrebbe passare invece dal comma 417.
Questa parte della finanziaria 2007 prevede appunto la costituzione di un “fondo per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro pubblici, finalizzato alla realizzazione di piani straordinari per l’assunzione a tempo indeterminato di personale già assunto o UTILIZZATO attraverso tipologie contrattuali NON A TEMPO INDETERMINATO” (questa descrizione comprende quindi anche i co.co.co.).
La sensazione che sarà questa la norma che materialmente avvierà la stabilizzazione nelle università viene da alcuni elementi:
- si fa riferimento da più parti alla fine di aprile, termine già inserito nella finanziaria (comma 418: “con decreto del presidente del consiglio dei ministri, su proposta del ministro per le riforme e le innovazioni, nella pubblica amministrazione, di concerto con il ministro dell’economia, delle finanze e con il ministro del lavoro e della previdenza sociale, PREVIO CONFRONTO CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI, da adottare entro il 30 aprile sono fissati i CRITERI e le PROCEDURE per l’assegnazione delle risorse disponibili alle amministrazioni CHE NE FACCIANO RICHIESTA) relativo proprio al processo di stabilizzazione ex comma 417;
- indicazioni, da fonti sindacali e da parte della stessa amministrazione, che per quanto riguarda il percorso dei TD (con i requisiti?), parlano di concorsi riservati per soli titoli, e quindi non di trasformazione automatica;
- l’effettiva esiguità dei fondi indicati dal comma 519;
Partendo da questa ipotesi bisogna fare molta attenzione, visto che la finanziaria al comma 419 stabilisce che “è fatto divieto alle amministrazioni destinatarie delle risorse (ex comma 417) di ricorrere a nuovi rapporti di lavoro precario nei cinque anni successivi all’assegnazione delle stesse”.
L’attribuzione di questi fondi sembra quindi riservata a quelle amministrazioni che nei futuri cinque anni, potranno permettersi (in termini di dotazione organica), di non ricorrere a “nuovi rapporti di lavoro precario” (oltre a quelli già in essere).
Sembra (e il condizionale è d’obbligo, visto che anche in questo caso l’interpretazione letterale del comma può assumere diversi significati) che la nostra università non sia ad oggi in questa condizione, visto che da qui a cinque anni con le uscite per i pensionamenti da una parte e una ditta di somministrazione lavoro che potrebbe arrivare a fornire 250 unità di personale, nuovi colleghi, ad integrare la scarsa pianta organica attuale, arriveranno sicuramente.
Da questi presupposti sorgono diversi interrogativi:
- Quali saranno questi criteri e procedure (citati nel comma 418) e quindi come e chi si assumerà?
- La nostra università si troverà nelle condizione di poter richiedere allo stato lo stanziamento dei fondi necessari alle stabilizzazioni?
- Quale ruolo (e quindi quale peso) avranno i sindacati nella fase di concertazione di questi “criteri e procedure”?
- Che fine faranno i contratti di lavoro precari (TD e co.co.co.) se l’università attingesse dai suddetti fondi?
Queste sono solo alcune domande, e sicuramente a voi ne verranno altre, che attendono una risposta.
Per questo motivo, credo sia giunto il momento di provare ad unire le nostre voci, per assumere finalmente un nostro peso politico, una voce unica non contro qualcuno ma insieme a tutti quelli che si dimostreranno dalla nostra parte.
Non abbiamo potuto votare i nostri rappresentanti per l’elezione del rettore, ma non dobbiamo farci sfuggire questa occasione, visto che i prossimi due mesi saranno i più fertili, dei quattro anni che verranno, per tentare di ottenere un impegno (questa volta chiaro nei modi e nei tempi) da parte della nostra amministrazione.
Non siamo sicuri di riuscire in tutto ma siamo chiamati a fare del nostro meglio per ottenere il massimo.
Vi chiediamo quindi di manifestare la vostra adesione con un commento (corredato almeno da una sigla!) che ci permetterà di quantificare quanti di noi saranno disposti a partecipare ad una riunione di prossima convocazione. A tal proposito dobbiamo chiedervi di sollecitare anche quei colleghi (TD e co.co.co.) che non sono a conoscenza della nostra iniziativa.
A presto

martedì 27 febbraio 2007

Un appello.

Eccoci qua siamo noi, i giovani di oggi, o almeno cosi ci chiamavano qualche anno fa, poi gli anni sono passati, su di noi, sulla società, sul mondo del lavoro e sui diritti che una volta permettevano ai “giovani di ieri” di pianificare la propria vita ed il proprio futuro.
Il tempo è passato ed ha reso vecchi e lisi quei diritti, cosi faticosamente ottenuti, con lotte sindacali, politiche e sociali che hanno accompagnato il nostro paese nel passaggio dalla società rurale e contadina all’industrializzazione, quei diritti che permettevano di contare, senza più l’obbligo di mendicarle al proprio “padrone”, su delle garanzie circa le ferie, l’indennità di malattia, la maternità, il posto di lavoro stabile, l’associazione e la partecipazione sindacale.
Ma il tempo è passato e l’attenzione delle persone che un tempo era sulle persone, si è spostata su qualcosa di più grande, di indefinito, chiamato da chi ci governa “bene pubblico” o “bene collettivo”, questa teoria, che nella sua concezione naturale sta alla base della società civile, nel caso specifico viene utilizzata per sostenere che l’interesse e il bene del singolo, in questo caso del lavoratore, passa in secondo piano rispetto al “bene pubblico”, che in questo caso però non è il bene della collettività (di cui fa parte anche il lavoratore) ma l'interesse del solo datore di lavoro (pubblico o privato) e quindi solo una parte della stessa collettività, sacrificando così in nome della flessibilità e della massima efficienza votata al massimo profitto molti se non tutti i diritti ottenuti dai lavoratori per i lavoratori.
Questa classe dirigente, proprio coloro che negli anni settanta lottarono per un mondo del lavoro migliore e per far riconoscere quella dignità umana che fisiologicamente poteva venire a mancare nella condizione di “subordinazione” ottenuta la maturità e la posizione personale si sono distratti, vendendoci di fatto al mercato “globale”.
Per questo un giovane di oggi (che così dobbiamo chiamare malgrado spesso sia quarantenne) non ha più quelle garanzie e quelle sicurezze che anni fa permisero ai nostri genitori di crearsi un futuro con sacrificio, certo, ma con la possibilità di accendere un mutuo, di comprarsi una casa e di pensare ad avere figli.
Si è creato così uno spacco una divisione in classi, i fissi e i precari, quelli che possono votare i loro rappresentanti sindacali e quelli che possono solo stare ad aspettare, coloro che hanno ancora dei diritti e coloro che fra tre mesi …non si sa…
Il nostro appello va quindi a questi “vecchi” lavoratori, i giovani degli anni settanta, che oggi concertano e decidono perché non si lascino trascinare in questa guerra tra “poveri” e non perdano più di vista la tutela dei lavoratori presenti e futuri e l’obiettivo di un avvenire più stabile per i loro e per i nostri figli.

venerdì 23 febbraio 2007

...di nuovo la COSTITUZIONE

Cosa avremmo voluto sentirci dire?
Che dopo cinque, sette, dieci anni spesi per questa amministrazione acquistando esperienza, professionalità e “memoria storica” nei nostri posti di lavoro, dei “padri di famiglia” come noi comprendevano la nostra condizione, e si prendevano l’impegno morale e “politico” di elaborare al più presto un piano per la nostra stabilizzazione.
Che dopo uno, due, tre concorsi fatti, considerando che ognuno ti toglie cinque anni di vita, si rendevano conto che non vogliamo più sentir parlare di concorsi.
Che questa finanziaria è si poco, ma è comunque un inizio, un’apertura e che, dopo averci provato e strizzato per anni, considerando che siamo “un patrimonio umano non sciupabile”:

Prima di far scorrere le vecchie graduatorie…
cercavano, per quanto possibile, di stabilizzare chi già c’è!
Prima di parlare di nuovi concorsi…
cercavano, per quanto possibile, di stabilizzare chi già c’è!
Prima di coprire i posti in organico con l’esternalizzazione…
cercavano, per quanto possibile, di stabilizzare chi già c’è!

A questo punto ci siamo svegliati…
e la realtà ha trasformato la peggiore delle ipotesi (vedi …Frate Indovino) nella migliore delle previsioni, e quindi se tutto andrà per il meglio:

fra qualche mese si torna tutti a Bastia;
forse questa volta sarà riconosciuto un punto in più ogni dieci anni di servizio svolto;
forse questa volta, data la nostra esperienza gli incarichi dureranno cinque anni!!!

Diversi punti però non ci sono chiari:

Se l’università è autonoma, perché non può pensare di procedere autonomamente?
Se il fondo per il personale a tempo indeterminato è gravato dagli scatti e dagli aumenti di stipendio del personale di ruolo, e per questo non si è potuto assumere in questi anni (parole del rettore), i nostri sindacati cosa vogliono fare?
Cercare di programmare nuovi concorsi aperti agli esterni per bandire nuove progressioni verticali, gravando ulteriormente sul malandato fondo?
Schierarsi al fianco di noi precari e lottare perchè nel concorso per titoli, prova scritta e prova orale, che ci garantirà finalmente un altro contratto a tempo determinato, la nostra anzianità di servizio varrà DUE punti ogni dieci anni?
Ma a noi su quale fondo ci pagano?
Ma se a arrivassero delle circolari interpretative dallo stato (come tutti noi speriamo) secondo voi a rigor di logica un’eventuale processo di stabilizzazione terrebbe conto anche delle vacanze in organico (detto anche turn-over)?
Secondo voi che fine farebbero queste vacanze di organico se venissero utilizzate per bandire nuovi concorsi?
Come si può quindi dire che la stabilizzazione e la programmazione triennale delle assunzioni, viaggiano su due binari distinti? (Due binari nello stesso fondo?)

Fra noi e la nostra stabilizzazione ci sono: l'esigenza di un'amministrazione "assolutamente efficiente"(?), le norme sul bilancio, le norme sulla stabilità, la scarsità di fondi (scusate di fondo) è solo il nostro a perdere colpi quello per il lavoro in affitto sta benissimo, e guardate un po’… di nuovo LA COSTITUZIONE!

Abbiamo avuto il nostro contraddittorio, purtroppo però non c’era nessuno ad ascoltarci.

giovedì 22 febbraio 2007

CONTIAMOCI

A due settimane dall’apertura del nostro blog proviamo a fare un piccolo bilancio.Queste pagine sono servite da valvola di sfogo per la rabbia (che più che giustamente) proviamo, è stato un punto di incontro, una bacheca per informazioni. E, per fortuna, negli ultimi giorni da alcuni di voi sono giunti alcuni interessanti suggerimenti: uno sciopero, l’entrata in blocco alla riunione con il Rettore e la Direttrice Amministrativa, la possibilità di incaricare un giuslavorista per avere un’interpretazione del 519 della Legge Finanziaria o quella di creare una sorta di comitato.Sono tutte proposte valide che meritano un approfondimento. PERÒ, c’è un però, prima di intraprendere una qualsiasi azione è necessario sapere quanti siamo. Molti si sono buttati, commentando le discussioni aperte, con nick o con semplici sigle, però ci sono anche molti precari che si sono limitati a leggere queste pagine in silenzio. Magari non credono nella validità di questa iniziativa o non hanno il coraggio di mettere nero su bianco quello che pensano.Comunque sia, prima di andare avanti su questa strada, ed impegnare energie in questo progetto che speriamo non rimanga fine a se stesso, è meglio fare il punto della situazione.Vi chiediamo di rispondere a questo messaggio, anche solo con una sigla. Questo permetterà di capire a tutti noi qual è il nostro peso, quale potrebbe essere la nostra forza.Per questo: contiamoci. Iniziamo a prendere coscienza del nostro gruppo. Questo è il primo passo da compiere. Vedremo poi su che strada incamminarci.
La redazione

martedì 20 febbraio 2007

Quello che dite... non ci sembra vero!

In risposta ad alcuni commenti della giornata di ieri, dove si fa riferimento al difetto di costituzionalità del comma 519, evidenziato da alcuni soggetti secondo i quali il concorso sostenuto per l’accesso a tempo determinato non sia costituzionalmente “valido” per l’assunzione a tempo indeterminato, vi riporto un intervento dal prezioso forum della funzione pubblica : “…posso dire che le argomentazioni … sono infondate, basta considerare l'art. 97 della costituzione: Sezione II-La Pubblica Amministrazione.: Art. 97.: Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, SALVO I CASI STABILITI DALLA LEGGE.; con la finanziaria 2007 si è andati ben oltre, rispetto alle passate e sempre avvenute sanatorie, prevedendo anche il requisito della selezione concorsuale…” (generals 20.02.2007) il link del forum è:http://www.funzionepubblica.gov.it/forum/display_topic_threads.asp?ForumID=4&TopicID=221&PagePosition=1&ThreadPage=86.
Letteralmente questi CASI, chiaramente specificati e differenziati dalla prima ipotesi di accesso: il concorso…, non sono concorsi ma “altri” CASI STABILITI DALLA LEGGE (come ad esempio la LEGGE 296/2006 detta anche finanziaria 2007).
Chi ha interesse a mettere in discussione le modalità attraverso le quali lo stato decide di stabilizzare, come più volte è avvenuto in passato, la posizione lavorativa di persone che a differenza dei beneficiari delle passate sanatorie hanno tutte sostenuto uno o più concorsi?
Torno con questo a sottolineare la posizione di parte (e non è affatto chiaro quale parte sia…) assunta da alcuni, in questo caso, ingenui soggetti.
E’ chiaro chi usasse una tale argomentazione per mettere in dubbio il nostro diritto alla stabilizzazione prenderebbe una posizione non motivata dalla volontà di stabilizzarci e di dare una corretta interpretazione alla prima legge che “fino ad ora” (aspettando le circolari), rappresenta un bagliore di luce dopo anni di tenebre sui diritti dei lavoratori.


domenica 18 febbraio 2007

C'era una volta Frate Indovino,

Sono sempre stato appassionato di previsioni e concentrandomi sull'assemblea del 23 febbraio vorrei esporvi una delle possibili ipotesi: la nostra amministrazione prende atto delle innovazioni normative inserite in finanziaria e, con il trasporto di chi rischia la poltrona alle prossime elezioni, si dichiara disponibile ad assumerci.
Ma purtroppo ad oggi non ci sono certezze circa i soldoni che dovrebbero arrivare dallo stato, e per le norme sulla stabilità e le ferree leggi che regolano i capitoli di bilancio non è possibile il nostro passaggio ai capitoli di spesa dei dipendenti a tempo indeterminato.
L’unica possibilità, per i nostri magnanimi e ben disposti amministratori, sarà quindi quella di pianificare le nostre assunzioni, prevedendo un certo numero di posti nella programmazione triennale “riservati” proprio a noi… dopo che avremo vinto un altro bel concorsino!
Tutto questo vuole essere solo una provocazione, lontana dalla realtà (ci auguriamo), ma come potremmo reagire di fronte ad una tale ipotesi? …e soprattutto, chi di noi potrebbe “esporsi” personalmente ammesso che ci sarà la possibilità di un contraddittorio?
Aspetto delle vostre idee per rispondere a queste domande, sarà comunque un allenamento, dato che forse dovremo proprio aspettare queste agognate circolari prima di avere un punto d’appoggio su cui basare la nostra difesa, visto che il testo della finanziaria per ora crea soltanto una gran confusione.
Certo, la strada non sarà facile, ma dobbiamo riuscire almeno nel “costringere”, con la nostra presenza ed attenzione, chi si dichiara “a parole” dalla nostra parte a prendere decisioni concrete e risolutive senza nascondersi dietro a cavilli interpretativi o normative contabili.


venerdì 16 febbraio 2007

ASSEMBLEA

Qualcosa inizia a muoversi, sarà per la finanziaria, sarà grazie alle nostre istanze o forze alle …imminenti elezioni per la carica di rettore, ma il 23 febbraio p.v. (come da comunicazione della cisl del 15.02.07) avremo un primo incontro con il Rettore e il Direttore amministrativo.
Nutro grandi speranze, ma ho anche un po’ di paura: fonti cisl dichiarano di non conoscere i contenuti dell’incontro, chissà cosa ci riserverà la nostra amministrazione!
Sarà importante partecipare tutti, il vero peccato è che ad oggi non abbiamo ancora potuto incontrarci per programmare e coordinare degli interventi.
Del resto il giorno che arriveremo, attraverso questo forum, a convocare un’assemblea dovremo essere sicuri di contare su una partecipazione totale, questo permetterebbe a tutti di vincere la resistenza ad esporsi e ai precari dell’università di Perugia di acquistare finalmente una propria voce.

giovedì 15 febbraio 2007

...novità.

Questa mattina ho ricevuto per posta elettronica un "parere pro veritate" (versione integrale PDF) elaborato dallo studio legale del prof. Roberto Pessi (ordinario di Diritto del lavoro presso l'università di Roma LUISS) che alcuni colleghi dell'università di Palermo hanno commissionato ed allegato alle loro istanze di stabilizzazione presentate all'ateneo palermitano.
Ebbene secondo l'interpretazione data: il comma 519 della legge finanziaria 2007 è applicabile alle università.
Questo non ci da certo la sicurezza della nostra futura stabilizzazione, ma è l'inequivocabile conferma che per ora chi interpreta la finanziaria a nostro sfavore, lo fa con un qualche fine...
Chi volesse copia del documento può richiederlo indicando un indirizzo e-mail.

N.B. per riuscire a contarci anche chi accede da anonimo deve lasciare in fondo al suo commento almeno una sigla di riconoscimento.

mercoledì 14 febbraio 2007

comunicazione di servizio

Mi sono reso conto solo stasera che per pubblicare commenti nel blog bisognava inserire l'indirizzo e-mail, da ora chiunque può utilizzare questo spazio in maniera assolutamente riservata (datevi almeno un nickname!).
Che questo serva da sprone per tutti coloro che ancora esitano ad acquistare un’identità … almeno virtuale. Per ora abbiamo raggiunto la decina: daniela, danca, precario(de)stabilizzato, fcek, kappaeffe, simona, moma, oxford, adriano e il sottoscritto.
Ma possiamo fare di meglio.

martedì 13 febbraio 2007

Tutti ci vogliono stabilizzare... ma noi...

Dal sito della flccgil 13.02.2007: “La FLC Cgil rivendica,quindi, la disponibilità anche per gli Atenei del fondo destinato alla stabilizzazione dei lavoratori con contratto a tempo determinato. E' evidente, inoltre, che le Università possono, già da subito, applicare i criteri previsti per la trasformazione dei contratti a tempo determinato, a partire dalla proroga dei contratti in essere, proprio perché non soggetti al blocco delle assunzioni.
A tal fine, tutte le risorse interne potrebbero essere destinate alla stabilizzazione dei lavoratori, non essendoci vincoli particolari per queste amministrazioni rispetto alle assunzioni
”.
Come si può conciliare questo con il bandire nuovi concorsi o addirittura "esternalizzare" le future vacanze in organico.
Ma dimenticavo… fino che i diretti interessati (noi) non si interessano del proprio futuro, chi si deve preoccupare della loro (nostra) stabilizzazione.

domenica 11 febbraio 2007

IN BOCCA AL LUPO PER MARTEDI'...

Voglio fare un grosso in bocca al lupo a tutti,
martedì mattina con la maggior parte di voi (se non tutti) ci ritroveremo a Bastia per l'ennesimo concorso. Il mio augurio e speranza è che stavolta il viaggio risulti non essenziale per dare una svolta alla nostra condizione lavorativa e che la situazione si evolva, per altre strade, nel migliore dei modi per “tutti” noi.
Spero davvero che Bastia martedì 13 febbraio non sia l’unico luogo e momento in cui ci troveremo tutti insieme e che in pochi (data l’urgenza del da farsi) dei prossimi giorni i “coautori” del blog si moltiplichino e si avvicinino al numero 160, questo sarà il nostro primo passo.
Colgo l’occasione per salutare e ringraziare i primi intervenuti: daniela, danca, fcek, precario(de)stabilizzato, questa è casa vostra… e spero che presto diventi un punto di ritrovo e l’anticamera di “un’assemblea generale” che riunisca il nostro “terzo stato”, per dargli finalmente la voce che non ha mai avuto.
Ce la faremo…

giovedì 8 febbraio 2007

Aspettando le circolari...

Ci hanno fatto tanto sperare i primi giorni di ottobre dello scorso anno quando iniziarono a circolare nel web le prime bozze della legge finanziaria 2007 che avrebbe dovuto, con il “mitico” art. 57, trasformare automaticamente in “tempi indeterminati” tutti i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, che dopo aver fatto un concorso ed aver maturato tre anni di anzianità fossero stati in servizio il primo gennaio 2007.
Ebbene, il primo gennaio è arrivato e della grande promessa sembra essere rimasto ben poco, la finanziaria nella sua stesura definitiva non ha più né un articolo 57 e tanto meno la risposta ad un problema che nella propaganda elettorale era “l’impegno principale”.
Si dice, e l’espressione è assolutamente corretta, visto che dare un’interpretazione univoca agli ambigui commi 519 e 417 sembra opera assai ardua anche per un giuslavorista, che la finanziaria non riguardi l’università, come se fosse accettabile che, per qualcuno (che lavora nei ministeri), i requisiti dettati dal comma 519 significano stabilizzazione, mentre per noi cittadini e lavoratori di serie B, potrebbe voler dire riduzione della spesa corrente (del 20% ?) e mancato rinnovo dei contratti.
Spero veramente che questo non accada, dobbiamo però stare con gli occhi bene aperti per capire e renderci conto se e chi politicamente sta remando contro i TD delle Università.
Una notizia dell’ultima ora è che intorno alla metà di febbraio arriveranno le prime direttive per le modalità della stabilizzazione nelle università (e le relative coperture finanziarie).
Aspettiamo con fiducia queste indicazioni e cominciamo a pensare a come unire le nostre voci (siamo circa 160 TD nell’università di Perugia), questo sarà essenziale nei prossimi giorni per avanzare delle proposte, avere chiarimenti e fare delle richieste precise all’amministrazione e ai nostri sindacati (qualsiasi essi siano, basta che facciano qualcosa di costruttivo per noi…).
Per avere un seppur minimo peso dobbiamo farci sentire!!!

mercoledì 7 febbraio 2007

A tutti i precari tecnici amministrativi dell'università di Perugia

Cari colleghi,
dopo una prima apertura da parte del governo, perlomeno nel cambiamento del clima politico, se non ancora chiaramente nella produzione normativa (data l’incertezza sull’applicabilità dei commi 519 e 417 della legge finanziaria alle università , o quantomeno sulle modalità di applicazione, perlomeno dei principi ivi contenuti) ci troviamo in un momento di numerose incertezze e qualche aspettativa.
Questo forum nasce come un raccoglitore, una bacheca, per tutti i precari tecnici e amministrativi dell’università di Perugia, ci darà la possibilità nei prossimi giorni e settimane di confrontarci, scambiare informazioni circa le indicazioni e le interpretazioni che verranno date alle norme che ci riguardano, potrà divenire con la partecipazione di tutti noi la voce -super partes- di una parte di lavoratori dell’università di Perugia che oggi rappresenta una fetta consistente della totalità degli impiegati in questo ente.
Un augurio a tutti per un futuro più sicuro.
E' stato costitiuito il COMITATO DEL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO A TEMPO DETERMINATO DELL'UNIVERSITA' DI PERUGIA. Per aderire inviare una e-mail specificando nome e cognome, numero di telefono e indirizzo e-mail a: precariunipg@alice.it